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sabato, Luglio 12, 2025

Giornata Mondiale dell’Ambiente: cosa fa l’Italia contro l’inquinamento da plastica

ROMA, 12 GIUGNO – Dalle iniziative di Ispra, a quelle di Legambiente, alla mobilitazione della societa’ civile: l’Italia e’ uscita protagonista dalla Giornata Mondiale dell’Ambiente, promossa dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), con il tema quest’anno della battaglia contro l’inquinamento della plastica. A due mesi dal via del negoziato per il trattato globale sulla plastica – in programma a Ginevra dal prossimo 8 agosto – la ricorrenza ha evidenziato l’urgenza di risposte concrete e coordinate sia a livello globale che nazionale.

L’ISPRA contro le reti fantasma

Tra i protagonisti in Italia spicca l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), organismo tecnico coinvolto nel progetto GhostNets, parte del PNRR-MER. L’iniziativa, affidata a Fondazione Marevivo, Castalia e CoNISMa, mira al recupero delle reti da pesca abbandonate in mare – grave fonte di morte per la fauna marina e incubatrici di microplastiche. Gli ultimi dati ISPRA stimano che l’86% dei rifiuti marini presenti sui fondali sia correlato alla pesca, con reti fantasma che rappresentano una delle più insidiose minacce per gli ecosistemi.

Oltre a operazioni di raccolta e bonifica presso i fondali, il progetto prevede attività di sensibilizzazione nelle comunità costiere, nelle scuole e nelle università, con eventi pubblici e iniziative culturali volte a diffondere consapevolezza sul problema della plastica in mare.

In parallelo, ISPRA coordina altri due progetti:

  • Tethys4ADRION, volto a studiare il ruolo dei fiumi (in particolare nel bacino Adriatico-Ionico) nella diffusione di plastica verso il mare e a definire strategie di mitigazione;
  • Strong Sea Life, dedicato allo smaltimento sicuro e al recupero di strumenti da pesca abbandonati (ALDFG), minimizzandone l’impatto sugli habitat marini.

L’azione istituzionale e il coinvolgimento dell’Italia all’ONU

Il Ministero dell’Ambiente italiano ha sostenuto la partecipazione di ISPRA e delle ONG italiane alle celebrazioni internazionali presso Jeju (Corea del Sud) e Ginevra, veicolando i risultati delle iniziative pilota italiane al di fuori dei confini nazionali.

Sul tavolo multilaterale, l’Italia si sta portando avanti in vista dei negoziati di Ginevra, mostrando la propria posizione nel quadro della High Ambition Coalition – una coalizione di Stati che promuove un trattato ONU ambizioso e vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 – benché in sede europea rimangano differenze di visione.

 

Mobilitazione civica e progetti locali

Su scala locale, diverse regioni e comuni hanno partecipato attivamente tramite campagne di informazione sul tema #BeatPlasticPollution. Legambiente, tra le principali ONG ambientaliste italiane, ha promosso eventi di pulizia lungo coste e fiumi, focalizzandosi sulle reti fantasma e altri rifiuti plastici marini. In Emilia‑Romagna, Lazio, Marche e Umbria sono state installate barriere “mangia-plastica” sui fiumi (Tevere, Tronto, Aniene). Risultato: sono state già raccolte migliaia di rifiuti plastici, prevenendone l’arrivo in mare.

L’associazione ha inoltre diffuso materiali educativi e report tematici per sensibilizzare scuole e amministrazioni locali sull’impatto delle microplastiche negli ecosistemi, mentre attraverso la rete dei suoi circoli territoriali ha contribuito a mappare i tratti costieri più colpiti dai rifiuti marini, fornendo dati utili al monitoraggio ambientale nazionale.

In Veneto e Liguria, l’ISPRA ha inoltre collaborato con le università di Genova e Pavia e la Regione Liguria per aggiornare la cartografia del territorio e del litorale, integrando i dati di contaminazione plastica nelle decisioni di pianificazione territoriale.

Microplastiche: dal mare al piatto

L’Italia emerge anche nel monitoraggio delle microplastiche: studi recenti riportano concentrazioni superiori a 100.000 particelle per km² nelle acque del Mediterraneo, con un contributo nazionale stimato attorno al 7,6% del totale inquinante della regione. Questi dati evidenziano la necessità di interventi integrati, lungo tutto l’ecosistema: fiumi, coste, mare, coinvolgendo anche enti di ricerca, amministrazioni locali, imprese e cittadini in un’azione corale di prevenzione, bonifica e innovazione tecnologica. L’azione nazionale dimostra come l’Italia stia traducendo in pratica il tema della Giornata ONU, con la previsione di soluzioni concrete e misurabili. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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