ROMA, 21 DICEMBRE – ”Una piattaforma programmatica aperta, che intendiamo scrivere insieme ai protagonisti di questo processo: le nazioni africane”: lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tracciando i contorni del Piano Mattei per l’Africa, che ha definito ”un grande Piano di cooperazione, sviluppo e partenariato paritario che porta il nome di un nostro grande connazionale, Enrico Mattei”.
”L’Italia – ha ribadito Meloni – si candida a diventare un ponte tra l’Africa e il resto d’Europa, uno snodo di energia pulita, sviluppando le infrastrutture (un esempio su tutti il progetto di interconnessione elettrica ELMED tra Italia e Tunisia) e la capacità di generazione necessarie, sia in Italia sia nel Mediterraneo. Temi di cui abbiamo discusso anche nella recente COP28 a Dubai – come sapete in quel forum abbiamo posto l’Italia come primo contributore al Fondo Perdite e Danni con 100 milioni di euro e annunciato che il 70% del Fondo Italiano per il Clima sarà destinato all’Africa -, e che torneremo ad affrontare nella prossima Conferenza Italia-Africa, in agenda per il 28 e 29 gennaio a Roma. In quell’occasione presenteremo la cornice politica e le grandi direttrici di intervento del Piano Mattei: cultura e formazione; salute; agricoltura; energia; sviluppo economico e infrastrutturale; contrasto al terrorismo e ai trafficanti di esseri umani”.
A guidare il Piano Mattei sarà proprio l’ambasciatore a Tunisi Fabrizio Saggio, nuovo consigliere diplomatico della premier. Il diplomatico prende il posto dell’ambasciatore Francesco Maria Talò, dimessosi dopo la diffusione di una conversazione riservata della presidente del consiglio orchestrata da un duo comico russo. Saggio è stato designato Coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei e a Palazzo Chigi guiderà la squadra composta dal ministro plenipotenziario Alessandro Cattaneo, consigliere diplomatico aggiunto, e dai consiglieri Lorenzo Ortona, Lucia Pasqualini, Luca Laudiero, Raffaella Di Carlo, Stefano la Tella e Alice Marziali.