ROMA, 16 SETTEMBRE – L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi ha esortato le nazioni ad assicurare un maggiore sostegno per far fronte alle drammatiche esigenze umanitarie rilevate nella sua ultima visita in Siria.
Il viaggio di GRandi mirava ad attirare l’attenzione della comunità internazionale sui 14,6 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria nel Paese, di cui oltre 6,9 sono sfollati interni. Circa il 90 per cento dei siriani vive al di sotto della soglia di povertà e negli ultimi 11 anni oltre 13 milioni sono stati costretti a fuggire, con 5,5 milioni di rifugiati accolti in cinque Paesi limitrofi.
”È diritto di tutti vivere al sicuro e avere accesso a cibo, mezzi essenziali di sostentamento, acqua, alloggio e istruzione – ha affermato – Rivolgo quindi un appello ai donatori affinché continuino a supportarci per permetterci di assicurare assistenza umanitaria al popolo siriano, specialmente con l’inverno alle porte”.”L’’UNHCR, insieme ad altre agenzie ONU, ONG e partner locali, sta lavorando senza sosta per assicurare aiuto. Sebbene sul piano politico e della sicurezza la situazione in Siria e nella regione resti complessa, è necessario che le operazioni di risposta umanitaria non siano condizionate da considerazioni di carattere politico”, ha aggiunto Grandi.
L’UNHCR in Siria assicura protezione e assistenza a sfollati interni, persone che hanno fatto ritorno in patria, rifugiati e apolidi sulla base delle esigenze e delle vulnerabilità individuate.
Durante la visita di due giorni in Siria, Grandi si è recato nella storica città di Aleppo e nelle aree circostanti, dove ha incontrato famiglie siriane che hanno raccontato delle crescenti difficoltà a cui devono far fronte per sostentare i propri figli. Alcune di queste erano ancora sfollate, altre avevano fatto ritorno dopo essere rimaste sfollate sul territorio nazionale o costrette a fuggire all’estero.Ad Aleppo, l’Alto Commissario ha incontrato Budoor Kero, vedova e madre di quattro bambini, in passato costretta a fuggire e ora ritornata per vivere insieme agli anziani genitori. Priva di fonti di reddito e costretta in una casa senza elettricità e dotata di poca acqua corrente, ha confidato a Grandi l’impossibilità di soddisfare un’esigenza quotidiana: procurarsi cibo sufficiente per i figli e mandarli a scuola.
Durante la visita, Grandi ha avuto incontri con funzionari del governo siriano, tra cui il Ministro per gli affari esteri e gli espatriati, Faisal Al-Mekdad, e ha discusso una serie di tematiche al fine di assicurare aiuti e soluzioni al popolo siriano.
”Ho potuto riscontrare la forza, la resilienza e le energie eccezionali di siriani che cercano duramente di costruire un futuro migliore per se stessi e per i propri figli, nonostante le sfide straordinarie a cui devono far fronte – ha raccontato – Finché si troveranno a fronteggiare queste avversità, dovremmo dare loro aiuto e speranza”.
Per continuare a fornire assistenza a rifugiati e sfollati interni in Siria e nei Paesi di accoglienza limitrofi fino alla fine dell’anno, l’UNHCR necessita con urgenza di 271 milioni di dollari. In caso contrario, ricorda l’agenzia dell’Onu, sarà costretta a tagliare aiuti essenziali e di importanza vitale.