ROMA, 22 FEBBRAIO – L’ambasciatore italiano a Kinshasa, Luca Attanasio, e il carabiniere Vittorio Iacovacci sono rimasti uccisi oggi mentre viaggiavano a bordo di un veicolo del WFP. La delegazione era partita da Goma per visitare un programma di alimentazione scolastica del WFP a Rutshuru quando l’attacco ha avuto luogo. Altri membri della delegazione sono stati feriti nel corso dell’attacco. E’ rimasto ucciso anche l’autista del WFP, Mustapha Milambo. I peackeepers di MONUSCO sono stati mobilitati nella caccia ai responsabili, ha detto il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric.
“Ho appreso con grande sgomento e immenso dolore della morte oggi del nostro Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo e di un militare dell’Arma dei Carabinieri. Due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell’adempimento del loro dovere”, ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio, rientrato d’urgenza a Roma da Bruxelles, promettendo che “nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto”. Cordoglio a tutto campo da parte delle agenzie dell’Onu. Il Segretario generale Antonio Guterres ha espresso le sue piu’ profonde condoglianze alle famiglie delle vittime, al governo italiano e della Repubblica Democratica del Congo, e il suo pieno sostegno ai colleghi del World Food Program e al team delle Nazioni Unite attivo nel Paese.
“Sono devastato”, ha detto il vice rappresentante speciale del segretario generale e capo della missione Onu in Congo (Monusco), David McLachlan-Karr, il quale ha “condannato fermamente” l’attacco al convoglio: “I responsabili devono essere identificati e perseguiti con la massima determinazione”.
Il WFP lavorerà con le autorità nazionali per determinare i dettagli dell’attacco, che è avvenuto su una strada che era stata precedentemente dichiarata sicura per viaggi senza scorte di sicurezza. Il programma alimentare delle Nazioni Unite è in stretto contatto con le autorità italiane attraverso i suoi uffici della sede di Roma e nella RDC.
Le pagine social della Farnesina, da Twitter a Facebook al sito online, sono oggi listate a lutto. Potrebbe esser stato un tentativo di sequestro. Secondo una prima ricostruzione della polizia locale Attanasio e Iacovacci sarebbero stati portati nella foresta e uccisi da un commando di sei persone che prima avrebbe eliminato l’autista del Wfp. Gli assalitori avrebbero quindi condotto gli altri nella foresta e, proprio mentre stavano arrivando forze locali in soccorso, avrebbero sparato al carabiniere, circostanza nella quale l’ambasciatore sarebbe rimasto ferito. Iacovacci e l’autista sarebbero rimasti uccisi sul colpo. Attanasio, secondo fonti Onu, sarebbe morto a seguito delle ferite dopo il trasporto nell’ospedale della forza di pace Monusco a Goma.
L’agguato sarebbe avvenuto vicino alla citta’ di Kanyamahoro, pochi chilometri a nord della capitale della regione di Goma, ha indicato un funzionario del parco nazionale Virunga, il piu’ vasto dell’Africa e un sito incluso nelle liste dei patrimoni dell’umanita’ dell’UNESCO. Decine di gruppi armati operano nella regione del parco al confine con Ruanda e Uganda, tra cui da tempo le Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda, un gruppo ribelle coinvolto nel genocidio del 1994 a cui solo l’anno scorso e’ stato imputato il massacro di 17 persone, tra cui 12 ranger, nell’area del parco.
L’ambasciatore aveva 43 anni, uno dei più giovani ambasciatori italiani nel
mondo. L’anno aveva ricevuto il premio Nassiriya per la Pace assieme alla moglie di origine marocchina Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria ‘Mama Sofia’, che a Kinshasa aiuta migliaia di madri e bambine di strada, e di cui lui stesso faceva parte. Bocconiano, padre di tre bambine, dopo un breve percorso professionale nella consulenza aziendale ed un Master in Politica Internazionale, Attanasio era entrato nel 2003 in diplomazia. Tra gli incarichi all’estero, era stato Capo dell’Ufficio Economico e Commerciale presso l’Ambasciata d’Italia a Berna (2006-2010) e Console Generale reggente a Casablanca, Marocco (2010-2013).
In Africa dal 2015, era stato Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia in Abuja, Nigeria e dal 5 settembre 2017 era Capo Missione a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, confermato l’anno scorso in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in RDC. Iacovacci aveva 30 anni. “Era andato a portare la pace ed e’ stato ucciso”, ha detto i sindaco di Sonnino, in provincia di Latina, da cui veniva il Carabiniere ucciso e che ha dichiarato il lutto cittadino. (@OnuItalia)