ROMA, 22 FEBBRAIO – Molteplici messaggi di cordoglio hanno fatto seguito all’attacco in cui sono rimasti uccisi l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Iacovacci e l’autista del Wfp che li accompagnava in una missione sul campo nell’est della Repubblica Democratica del Congo. “Lo ricordiamo con affetto avendolo incontrato più volte a Roma e a Kinshasa avendo fatto conoscenza della sua grande professionalità e umanità”, ha detto la Comunita’ di Sant’Egidio ricordando che Attanasio “si era appassionato al programma Dream, con cui la Ong italiana in Africa cura i malati di Aids, ma non era estraneo a nessuna sollecitazione sulle emergenze sociali, come il sostegno ai minori in difficoltà, dai bambini di strada a quelli che frequentano le Scuole della Pace” della Comunita’.
“Con lui se ne va, in modo doloroso e drammatico, un uomo sensibile, impegnato per il bene comune. E’ una grave perdita per l’Italia, ma anche per l’Africa, continente per il quale Attanasio stava spendendo con coraggio tante energie, fiducioso in un futuro migliore, di sviluppo e di pace”, si lege ancora nel messaggio di Sant’Egidio che rinnoca l’impegno per l’Africa e per la pacificazione delle aree di crisi, segnate da una violenza cieca che non risparmia tante vite innocenti, come accade da troppi anni in Kivu, nell’Est della Repubblica Democratica del Congo”. (@OnuItalia)