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giovedì, Novembre 6, 2025

Cristina Bowerman di Glass Hostaria tra gli Eroi del Cibo della FAO

ROMA, 14 OTTOBRE 2025 – La chef italiana Cristina Bowerman e’ tra gli Eroi del Cibo della FAO presentati dall’agenzia dell’Onu per l’Agricoltura e l’Alimentazione in vista del World Food Day del 16 ottobre che coincide con gli 80 anni dell’agenzia.

Con una stella Michelin, Bowerman, che ha base a Roma, è una delle principali voci della gastronomia sostenibile. Cristina unisce innovazione culinaria e impegno civile per combattere la perdita e lo spreco alimentare, afferma la FAO, e, attraverso iniziative come “Adopt a Farmer” e il Chef’s Manifesto, promuove approvvigionamenti responsabili e cucina a spreco zero oltre a formare le nuove generazioni di cuochi sostenendo l’idea del cibo come strumento di azione climatica, nutrizione e dignità all’interno dei sistemi agroalimentari globali.

“Gli chef possono essere catalizzatori del cambiamento. Celebrando la stagionalità, rispettando i produttori e progettando in ottica di zero sprechi, possono contribuire a costruire sistemi agroalimentari resilienti – e ispirare i commensali a fare lo stesso”, afferma Bowerman.

Cristina e’ la chef del ristorante Glass Hostaria a Trastevere. Nata a Cerignola, in Puglia, ha studiato lingue, legge e grafica, lavorando anche come graphic designer. Poi si è formata in cucina negli Stati Uniti (Le Cordon Bleu, University of Texas). Dal 2005 è tornata in Italia e nel 2010 ha ottenuto la stella Michelin per Glass Hostaria, diventando la sola donna chef a ottenere questo riconoscimento in quell’anno.

Oltre al ristorante principale, Bowerman ha aperto altre attività come Romeo Chef & Baker e la pizzeria Giulietta. È anche impegnata in iniziative di formazione, sostenibilità e promozione del “Made in Italy” nel settore gastronomico.

Oltre a Cristina, gli altri protagonisti della campagna FAO sono:

Rasoaniaviana Clarette del Madagascar: una ex casalinga diventata leader di una Farmer Field School tutta al femminile, impegnata a combattere la malnutrizione infantile con coltivazioni resilienti al clima (moringa, zucca, ecc.).

Mederbek Mirzayev del Kirghizistan, un agricoltore che ha riportato alla vita terreni sovietici abbandonati nel distretto di Batken, introducendo irrigazione e cooperative per coltivare uva e albicocche.

Fatima Mohammed Zayed Al-Muslimin della Mauritania, fondatrice della cooperativa Tidouma, ha trasformato la produzione di latte di cammella (laban) migliorandone la conservazione e creando opportunità economiche per le donne rurali.

Richard Paris di Saint Kitts e Nevis, ex architetto e albergatore, creatore della prima grande serra idroponica dei Caraibi orientali (Paris’ Leafy Greens), che riduce le importazioni alimentari e usa sensori intelligenti per ottimizzare le colture. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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