NEW YORK, 6 OTTOBRE 2025 – “Delivery impact at scale”: ottenere risultati concreti e di ampia portata. È questo, secondo l’Italia, l’obiettivo comune che deve guidare i lavori della Seconda Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dedicata a sviluppo economico e sostenibilità.
La Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’ONU ha sintetizzato su X le priorità di Roma: istituzioni efficaci, partenariati robusti e opportunità di azione a livello nazionale. Temi che l’Italia ha poi sviluppato nel dibattito generale sottolineando la necessità di un approccio pratico e inclusivo.
Istituzioni al centro della 2030 Agenda
“Efficaci, responsabili e trasparenti: le istituzioni sono il cuore pulsante della Agenda 2030” ha ricordato la rappresentante italiano. In questo quadro si inserisce la Conferenza annuale di alto livello sull’SDG16, organizzata lo scorso maggio a Roma insieme a UN DESA e IDLO. L’appuntamento ha riunito governi, magistratura, organizzazioni internazionali, società civile, accademia e comunità locali, confermando il ruolo di primo piano dell’Italia nella promozione della governance democratica e dello Stato di diritto.
Partenariati per crescere insieme
Il secondo pilastro indicato dall’Italia sono i partenariati, che devono essere costruiti sulla fiducia e sul dialogo paritario. In questa prospettiva si colloca il Piano Mattei per l’Africa, descritto come un modello collaborativo di cooperazione per favorire investimenti e sviluppo socio-economico. L’Italia ha inoltre ricordato il suo sostegno al Corridoio di Lobito (un importante progetto infrastrutturale africano che prende il nome dal porto di Lobito, in Angola, sull’Oceano Atlantico e che ha l’obiettivo di attrarre investimenti infrastrutturali nei Paesi senza sbocco al mare), e le partnership storiche con i SIDS, i piccoli Stati insulari del Pacifico e dei Caraibi, dove attraverso Comitati congiunti si lavora a progetti per affrontare le vulnerabilità legate al cambiamento climatico e all’energia.
Opportunità e nuove sfide
Infine, l’Italia ha richiamato l’attenzione sulle opportunità di cooperazione a livello locale, in particolare nei settori della trasformazione agroalimentare e digitale. A luglio, ad Addis Abeba, l’Italia ha co-organizzato con l’Etiopia la conferenza UNFSS+4, che ha portato al lancio dell’appello del Segretario Generale “From Rome to Addis and Beyond”. Sei aree di investimento urgente sono state identificate, con al centro produttori locali, agricoltori donne e comunità rurali.
Parallelamente, l’Italia punta a varcare le nuove frontiere della tecnologia con l’apertura dell’AI Hub for Sustainable Development, una piattaforma che coinvolgerà centinaia di start-up africane nello sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale per la sostenibilità.
“Lavorare uniti per consegnare risultati”
In un momento in cui il multilateralismo affronta sfide senza precedenti, l’Italia ha voluto inviare un messaggio chiaro: solo unendo le forze è possibile garantire progressi concreti. “Le istituzioni, i partenariati e le opportunità locali sono i tre cardini che ci permetteranno di avanzare nella realizzazione della 2030 Agenda”, ha ribadito la delegazione italiana. (@OnuItalia)
