NEW YORK, 6 OTTOBRE 2025 – Le donne come agenti di cambiamento, costruttrici di pace e leader: è questo il messaggio che l’Italia ha portato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in occasione del dibattito aperto dedicato all’Agenda su Women, Peace and Security (WPS), a venticinque anni dall’adozione della storica Risoluzione 1325. Il dibattito, nell’ambito del mese dedicato dall’Onu al tema WPS, si e’ svolto sotto la presidenza di turno della Russia.
Attraverso un tweet della Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite, l’Italia ha ribadito il proprio impegno per la promozione della parità di genere nei processi di pace, ricordando l’adozione del quinto Piano d’Azione Nazionale 2025-2029 in materia di WPS e l’adesione al Common Pledge del Segretario Generale ONU per la piena, eguale e significativa partecipazione delle donne.
L’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, ha sottolineato in aula come il Paese mantenga una “costante dedizione” all’attuazione dell’Agenda, riconoscendo l’importanza del lavoro svolto dal personale ONU sul terreno per promuovere la leadership femminile e proteggere lo spazio civico delle donne.
Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, aveva aperto il dibattito ricordando che la risoluzione 1325 “ha dato voce a una verità semplice: la leadership delle donne è centrale per una pace giusta e duratura”, oltre ad aver ispirato innumerevoli altre risoluzioni, rapporti e tavole rotonde.
Il mondo e’ in ritardo
“Ma parliamo francamente,” ha detto il capo delle Nazioni Unite: “Troppo spesso ci riuniamo in sale come questa – piene di convinzione e di impegno – solo per poi non riuscire a portare veri cambiamenti nella vita delle donne e delle ragazze intrappolate nei conflitti”. In un recente rapporto, Guterres aveva evidenziato i progressi compiuti nell’ultimo quarto di secolo, che includono oltre 100 Paesi che hanno adottato piani d’azione nazionali su donne, pace e sicurezza. “Ma i progressi sono fragili e – cosa molto preoccupante – stanno andando indietro”, ha avvertito: “In tutto il mondo vediamo tendenze allarmanti nella spesa militare, un numero crescente di conflitti armati e una brutalità sempre più scioccante contro donne e ragazze”.
L’Italia guarda ai quattro pilastri WPS
Nel suo intervento, Massari ha ribadito che l’Italia continua a sostenere un approccio complessivo che abbraccia i quattro pilastri dell’Agenda: prevenzione, protezione, partecipazione, assistenza e recupero. “Le donne hanno un ruolo critico nei processi di pace e sicurezza: sono leader, costruttrici di dialogo e punti di riferimento per le comunità”, ha dichiarato il diplomatico.
Il nuovo Piano d’Azione Nazionale 2025-2029 pone al centro due priorità: da un lato, l’empowerment delle donne a livello comunitario, dall’altro il sostegno concreto a chi è colpito da conflitti armati. Obiettivi che si intrecciano con le iniziative europee e multilaterali, in particolare con il Gruppo di Amici su Donne, Pace e Sicurezza di cui l’Italia è membro attivo.
Verso un Centro di Eccellenza
L’Ambasciatore ha inoltre accolto con favore la proposta di creare un Centro di Eccellenza dedicato alla WPS nell’ambito della riforma ONU, con la finalità di rafforzare coordinamento e condivisione di conoscenze. Non meno importante è, secondo Massari, il sostegno costante alle organizzazioni e reti femminili, attori cruciali nella prevenzione dei conflitti e nella costruzione della pace.
Il discorso ha toccato anche le nuove sfide emergenti: la dimensione digitale, che da un lato offre piattaforme di partecipazione alle donne, dall’altro le espone a molestie online e campagne di disinformazione. L’Italia chiede di rafforzare la raccolta di dati disaggregati per genere sull’accesso alle tecnologie e di promuovere partenariati regionali capaci di tutelare e amplificare le voci femminili.
Altre priorità restano l’approccio sensibile al genere di fronte a sfide globali come cambiamento climatico, migrazioni forzate e sviluppi tecnologici. Solo includendo la prospettiva delle donne, sostiene l’Italia, sarà possibile rispondere in maniera efficace e sostenibile a questi fenomeni.
“La Women, Peace and Security Agenda – ha concluso Massari – resta uno strumento fondamentale per prevenire la violenza, consolidare la pace e garantire giustizia alle vittime. L’Italia è pronta a continuare a lavorare con le Nazioni Unite e tutti i partner per trasformare gli impegni in risultati concreti”. (@OnuItalia)
