NEW YORK, 28 AGOSTO: Nel corso della seconda sessione regolare 2025 dell’Executive Board di UNDP, UNFPA e UNOPS, svoltasi a New York, l’Italia ha accolto con favore il nuovo Strategic Plan 2026–2029 dell’UNFPA, presentato dall’Acting Executive Director Diene Keita, ribadendo il proprio sostegno al mandato del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione e alle sue priorità.
La delegazione italiana, intervenuta al segmento dedicato a UNFPA, ha sottolineato come il documento rifletta la capacità del Programma di adattarsi alle trasformazioni demografiche e sociali in corso, includendo per la prima volta un outcome specifico sulla dinamica della popolazione e sul cambiamento demografico.

Adattarsi al cambiamento
Nel suo intervento al Board, l’Italia ha evidenziato che il nuovo piano strategico dimostra la prontezza di UNFPA nell’affrontare le sfide del nostro tempo. Le dinamiche demografiche, comprese la crescita della popolazione giovanile in molte regioni e l’invecchiamento in altre, hanno infatti un impatto diretto sulle politiche di sviluppo e richiedono risposte mirate e innovative.
Accogliendo con favore questa nuova priorità, Roma ha ribadito che l’adattamento alle trasformazioni globali è fondamentale per mantenere la rilevanza del mandato di UNFPA e per costruire soluzioni sostenibili e inclusive.
Un impegno costante per donne e ragazze
La tutela dei diritti delle donne e delle ragazze resta al centro dell’azione dell’Italia all’interno delle Nazioni Unite. Al Board, la delegazione ha ricordato gli sforzi dell’UNFPA nel proteggere i diritti fondamentali, contrastare pratiche dannose e promuovere la salute sessuale e riproduttiva.
In questo quadro, è stato annunciato il rinnovo del contributo annuale italiano al Joint Program UNFPA-UNICEF per accelerare l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili (FGM) e per porre fine ai matrimoni precoci e forzati. Per il 2025 l’Italia ha destinato 5 milioni di euro, confermando una cooperazione che dura da anni e che rappresenta uno degli strumenti più concreti per incidere sulla vita delle comunità.
Il sostegno al programma congiunto, ha sottolineato la delegazione, testimonia la volontà di Roma di agire con decisione contro ogni forma di violenza e abuso, promuovendo iniziative che coinvolgono governi, organizzazioni nazionali e comunità di base.

Difendere i diritti umani nei contesti di crisi
Un altro aspetto messo in rilievo dalla rappresentante italiana riguarda il lavoro dell’UNFPA nelle situazioni umanitarie più difficili. Nei molteplici contesti segnati da conflitti, catastrofi naturali o instabilità politica, l’accesso a servizi di salute e protezione diventa ancora più complesso, e le donne e le ragazze sono spesso le più colpite.
L’Italia ha quindi ribadito il proprio sostegno al Programma per la capacità di operare in queste circostanze, mantenendo i principi di neutralità, imparzialità e umanità, e garantendo servizi essenziali anche in aree difficili da raggiungere.
Riconoscimento alla leadership di UNFPA
Nel suo intervento, la delegazione ha voluto esprimere apprezzamento per la guida di Diene Keita, che ha assunto la direzione ad interim dell’UNFPA in una fase di transizione delicata. L’Italia ha riconosciuto il valore del lavoro svolto, lodando sia la leadership esercitata a livello centrale sia la collaborazione con i team regionali e con la sede di New York.
Questo riconoscimento si inserisce in una prospettiva di continuità: l’Italia ha infatti ribadito la volontà di proseguire una cooperazione stretta e costruttiva con il Programma, contribuendo a rafforzarne la capacità di incidere concretamente sui territori.
L’Italia e il multilateralismo
L’intervento a New York conferma la linea italiana di sostegno a un approccio multilaterale alle grandi sfide globali. L’Italia, già protagonista in altre sedi dell’ONU con iniziative innovative – dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale in cooperazione con UNDP – intende affiancare anche l’UNFPA nel suo percorso verso il 2030, quando scadrà l’Agenda per lo sviluppo sostenibile.
La dimensione dei diritti umani, della parità di genere e della lotta a pratiche dannose contro donne e ragazze si intreccia infatti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare con quelli sulla salute e sulla riduzione delle disuguaglianze. (@OnuItalia)
