NEW YORK, 10 AGOSTO – L’Italia scoppia di caldo ma le temperature estreme registrate nei giorni scorsi nel nostro Paese hanno colpito centinaia di milioni di persone nel mondo durante tutto il mese di luglio, con un effetto domino che si è fatto sentire in tutta la società. In luglio e’ stato registrato il giorno più caldo degli ultimi tempi, un ulteriore segnale preoccupante di quanto i gas serra derivanti dalle attività umane stiano cambiando il nostro clima. Lo riporta l’Organizzazione metereologica Mondiale sul suo sito web.
“La Terra sta diventando più calda e pericolosa per tutti, ovunque,” ha detto il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres. Le temperature medie globali per 13 mesi consecutivi (da giugno 2023 a giugno 2024) hanno stabilito nuovi record mensili. Luglio 2024 è stato il secondo mese più caldo a livello globale e il secondo luglio più caldo nel record di dati ERA5 del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus dell’Unione Europea. La temperatura è stata solo di 0,04°C inferiore al massimo precedente registrato a luglio 2023.
“Ondate di calore diffuse, intense e prolungate hanno colpito ogni continente nell’ultimo anno. Almeno dieci paesi hanno registrato temperature giornaliere superiori a 50°C in più di una località. Questo caldo sta diventando insostenibile,” ha affermato Celeste Saulo, Segretario Generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM): “La Death Valley in California ha registrato una temperatura media mensile record di 42,5°C (108,5°F) – possibilmente un nuovo record mondiale. Anche le remote calotte glaciali dell’Antartide stanno risentendo del caldo,” ha aggiunto.
La comunità dell’OMM è impegnata a rispondere all’appello all’azione del Segretario Generale delle Nazioni Unite con migliori avvisi preventivi sul caldo e piani di azione. Stime recenti prodotte dall’OMM e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che l’implementazione su scala globale di sistemi di allerta sul caldo per 57 paesi potrebbe salvare circa 98.000 vite all’anno. Questa è una delle priorità dell’iniziativa Early Warnings For All.
“L’adattamento climatico da solo non è sufficiente. Dobbiamo affrontare la causa principale e prendere seri provvedimenti per ridurre i livelli record di emissioni di gas serra,” ha concluso Saulo. Globalmente, il 22 luglio è stato il giorno più caldo, seguito dal 23 luglio, nei dati di rianalisi (ERA5) del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (C3S), implementato dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF).
Il set di dati di rianalisi ERA5 utilizza miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo. È uno dei sei dataset internazionali utilizzati dall’OMM per il monitoraggio del clima e il rapporto annuale sullo stato del clima.
Le ragioni dell’impennata delle temperature elevate sono ancora in fase di analisi. Secondo il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus, uno dei fattori contributivi è stato rappresentato da temperature molto al di sopra della media su ampie parti dell’Antartide, con anomalie superiori a 10°C rispetto alla media in alcune aree, e temperature superiori alla media in parti dell’Oceano Meridionale.
Sebbene la variabilità climatica naturale possa giocare un ruolo, tali grandi anomalie di temperatura sono insolite. È la seconda ondata di calore che colpisce il continente negli ultimi due anni e una simile ondata di calore ha contribuito ai record di temperature globali all’inizio di luglio 2023. L’estensione giornaliera del ghiaccio marino antartico a giugno 2024 è stata la seconda più bassa mai registrata, dopo il 2023, secondo il National Snow and Ice Data Center degli Stati Uniti. (@OnuItalia)