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domenica, Ottobre 6, 2024

Gaza: Grandi chiede cessate il fuoco umanitario, i Palestinesi non vogliono andarsene

NEW YORK, 31 OTTOBRE – La tragica situazione a Gaza, anche prima dell’ultimo bombardamento sul campo profughi di Jabaliya, ha provocato un appello dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi. Parlando in Consiglio di Sicurezza, Grandi ha chiesto un cessate il fuoco umanitario  e ha descritto il conflitto a Gaza come l’ultimo, e forse il più grande, tassello di un pericoloso quadro di guerra “che si sta rapidamente chiudendo attorno a noi”. L’Alto Commissario ha aggiunto che i residenti di Gaza non desiderano trovare scampo in Egitto come avrebbe proposto Israele, suggerendo di cancellare attraverso la Banca Mondiale, una porzione significativa del debito egiziano per indurre il governo di Abdel Fattah el-Sisi di accogliere nel Sinai i palestinesi in fuga.

Grandi, che in precedenza ha guidato l’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite il cui mandato riguarda l’assistenza ai rifugiati palestinesi, ha dichiarato che le ultime cifre dell’UNHCR parlano di 114 milioni di rifugiati e sfollati in tutto il mondo. Ha sottolineato come questo numero rappresenti un sintomo tangibile, ma talvolta trascurato, del caos estremo attuale nel mondo.

Il Commissario ha evidenziato che le ultime tre settimane hanno fornito una prova devastante che la disattenzione delle regole di base della guerra, ossia il diritto internazionale umanitario, sta diventando sempre più la norma e non l’eccezione, con un numero senza precedenti di civili innocenti uccisi, sia negli attacchi di Hamas contro i civili israeliani che nell’uccisione di civili palestinesi e nella massiccia distruzione dell’infrastruttura causata dall’operazione militare israeliana in corso. “Mentre parliamo, più di due milioni di abitanti di Gaza, metà dei quali sono bambini, stanno vivendo ciò che il mio collega Philippe Lazzarini ha definito ‘l’inferno sulla terra’. Un cessate il fuoco umanitario può almeno fermare questa spirale di morte, e spero che supererete le divisioni e farete uso della vostra autorità per richiederne uno. Il mondo sta aspettando che lo facciate”, ha detto in Consiglio di Sicurezza. Oggi, un portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha confermato che un attacco delle IDF, mirato a uccidere un comandante di Hamas coinvolto nell’attacco del 7 ottobre, ha causato una massiccia esplosione nel campo profughi più grande di Gaza che ha provocato la morte e il ferimento di decine di persone.

Grandi ha sostenuto che un cessate il fuoco può almeno fermare “questa spirale di morte”, ma deve essere un primo passo e non un fine a se stesso. Ha affermato: “La risoluzione del conflitto israelo-palestinese è stata sempre descritta come ‘sfuggente’, ma non è stata sfuggente; è stata ripetutamente e deliberatamente trascurata, accantonata come qualcosa di non più necessario e quasi ridicolizzata. Affrontare la ricorrente ripresa della violenza, seguita da cessate il fuoco temporanei, è stato considerato più opportuno che concentrarsi su una pace vera, in grado di garantire a israeliani e palestinesi i diritti, il riconoscimento, la sicurezza e lo stato che meritano. Spero che ora, in mezzo agli orrori della guerra, possiamo almeno vedere quanto grave sia stata questa errata valutazione”. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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