ROMA, 1 FEBBRAIO – E’ terminata con gli incontri con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani la visita dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi (UNHCR), in Italia dopo quelli con papa Francesco in Vaticano,e con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al centro delle conversazioni col governo italiano, la politica dell’Italia ed europea sui rifugiati.
La premier Meloni ha confermato l’apprezzamento del suo governo per l’operato dell’Alto Commissariato in favore della protezione e del benessere dei rifugiati e ha sottolineato l’ottima collaborazione dell’UNHCR con l’Italia soprattutto in Libia e nel Sahel e nella realizzazione di corridoi umanitari. Ha inoltre ribadito la necessità di ”superare un approccio ideologico che confonde la legittima protezione da assicurare ai rifugiati con le politiche nei confronti dei migranti economici”, confermando l’impegno del Governo affinché venga realizzata urgentemente una gestione europea dei flussi migratori che comprenda interventi strutturali e una collaborazione con i Paesi africani.
Dal canto suo, Grandi in un tweet ha ringraziato Meloni per il “costruttivo” incontro, scrivendo che l’UNHCR considera l’Italia un partner molto importante su tutti i fronti del suo lavoro: risposte umanitarie alle crisi di rifugiati; accoglienza condivisa in Italia e in Europa; e ricerca di soluzioni a queste crisi. Grandi ha condiviso inoltre l’importanza di assicurare una gestione europea dei flussi migratori con investimenti strategici in Africa. Sull’Ucraina, sono state condivise riflessioni sulla necessità di trovare al più presto una strada verso la pace per porre fine alle sofferenze della popolazione e procedere alla ricostruzione del Paese.
“Continueremo a dare il nostro sostegno all’Italia per la gestione dei flussi migratori nel rispetto del diritto internazionale”, ha dichiarato Grandi, aggiungendo che “per quanto la Guardia Costiera italiana e la Guardia di Finanza svolgano un eccellente lavoro di salvataggio, le risorse messe in campo dall’Europa per il soccorso in mare non sono sufficienti e, fino a quando resteranno tali, l’azione della società civile deve essere difesa e sostenuta, sempre in stretto coordinamento con le autorità competenti”.
L’Alto Commissario – riporta UNHCR – ha concordato con il governo sulla necessità di investire strategicamente in aiuti umanitari e cooperazione allo sviluppo in Africa e in altre parti del mondo e ha fatto appello ad un maggiore sostegno internazionale ai Paesi di primo asilo e di transito per stabilizzare le popolazioni di rifugiati e le comunità che generosamente le ospitano, garantendo loro adeguate opportunità di crescita economica e sociale.
“Mi congratulo con l’Italia per il sostegno che fornisce ai Paesi che ospitano un numero elevato di rifugiati nello spirito del Global Compact sui rifugiati”, ha dichiarato Grandi. “Allo stesso modo, il Paese svolge un ruolo di primo piano nella creazione di canali sicuri che consentono ai rifugiati di raggiungere l’Europa in sicurezza e dignità senza dover rischiare la vita in mare. Mi è stato assicurato che questi sforzi continueranno”.
Quanto all’incontro con Papa Francesco, Grandi ha detto di aver tratto ispirazione e forza alla vigilia della partenza del pontefice per la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan: ”Abbiamo parlato di guerre crudeli e della difficoltà della pace, della solidarietà e della cooperazione, dei 100 milioni di profughi e del non arrendersi. Sicuramente mai”, ha scritto l’Alto Rappresentante UNHCR.
Durante la sua missione, che ha fatto seguito alle visite in Moldavia e Ucraina, Grandi ha incontrato anche membri della comunità delle ONG, riconoscendone il contributo essenziale nella cooperazione allo sviluppo, nell’accoglienza, per l’integrazione dei rifugiati ed il soccorso in mare. L’incontro con il Presidente di Assolavoro, Alessandro Ramazza, ha permesso di valorizzare il ruolo del settore privato a sostegno dei rifugiati in Italia e nel mondo. (@OnuItalia)