ROMA, 31 GENNAIO – Nella prima riunione del 2023 del Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo, l’organo deputato ad approvare i finanziamenti del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato approvato un pacchetto di iniziative del valore complessivo di circa 140 milioni di euro, volte alla realizzazione di attività nel settore dello sviluppo economico e della formazione professionale, anche in chiave occupazionale e di intervento sulle cause di migrazione economica, oltre che nei settori della sanità, dell’ambiente e della risposta alla violenza contro le donne.
In particolare, sono stati deliberati circa 56 milioni per iniziative in Africa e circa 6 milioni per progetti Medio Oriente; approvate, inoltre, iniziative in America Latina e Caraibi e nei Balcani occidentali, insieme a 5 milioni di contributi volontari a sostegno delle attività delle organizzazioni internazionali.
Comprensivo di tale pacchetto è inoltre un credito di aiuto per il sostegno alle piccole e medie imprese della Tunisia per un importo di 55 milioni. Altamente prioritaria infine la deliberazione di oltre 10 milioni di euro per interventi di sostegno che saranno proposti dalle Organizzazioni della società civile, sulla base di un apposito bando, a favore delle popolazioni appartenenti a minoranze cristiane oggetto di persecuzione nelle aree di crisi.
La riunione è stata presieduta per la prima volta dal Vice Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli che nell’intervento introduttivo ha evidenziato il ruolo determinante che la nostra Cooperazione può rivestire nella risposta alle grandi sfide globali e, al contempo, la sua natura di volano per gli investimenti strategici sulla resilienza dei nostri Paesi partner. ”Il nostro impegno – ha precisato – mira a fornire, in linea con i valori che contraddistinguono la politica estera italiana, una risposta coordinata, efficace e condivisa a temi di grande rilevanza politica, quali lo sviluppo economico sostenibile, il contrasto all’estremismo violento, ai traffici degli esseri umani e ai cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e l’accesso all’energia”.