NEW YORK, 20 SETTEMBRE – Alla vigilia del vertice Onu sul clima, un pressante invito all’azione giunge anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha chiesto pubblicamente alla società civile di fare pressioni sui governi affinché agiscano meglio e più in fretta. In occasione del Summit del 23 settembre, Guterres chiederà a tutti i leader di venire a New York con piani concreti e realistici per accrescere i loro contributi nazionali al 2020, in linea con l’obiettivo di ridurre del 45% le emissioni di gas serra nel prossimo decennio e di arrivare a zero emissioni nette al 2050.
Per essere effettivi e credibili, questi piani non possono puntare solo alla mitigazione. Essi devono mostrare la strada verso una completa trasformazione del modo di lavorare, produrre, vivere: intanto è partito oggi l’annunciato ‘sciopero per il clima’ che con i Climate Strikes for Future vedrà la mobilitazione di migliaia di ragazzi capitanati dalla giovane ambientalista svedese Greta Thunberg, nelle scorse ore impegnata in un discorso presso il Congresso USA, nel quale ha chiesto di ”smetterla con le parole e passare ai fatti”
Climate Strikes for Future è per i ragazzi dei Fridays For Future, e per gli altri sostenitori che si uniranno nelle piazze di tutto il mondo, un modo per tenere alta la tensione sul dibattito internazionale in merito al riscaldamento globale e ai mutamenti imposti al clima dall’attività dell’uomo. Tra gli altri è già in programma un appuntamento per venerdì 27, una nuova iniziativa che punterà a non far abbassare la guardia una volta passato il Climate Action Summit 2019 di New York. Un maxi sciopero generale globale per il clima che prenderà il nome di International Earth Strike, organizzato nell’anniversario della pubblicazione di ‘Silent Spring’, volume pubblicato il 27 settembre del 1962 da Rachel Carson e incentrato sugli effetti dei pesticidi sull’ambiente.