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domenica, Dicembre 1, 2024

Siria: Italia a Ginevra condanna scontri e raid, chiede tregua; Russia e Cina a NY bloccano risoluzione

GINEVRA, 19 SETTEMBRE – Nel corso di un dibattito interattivo con la Commissione di Inchiesta per la Siria a Ginevra l’Italia ha ribadito la sua grave preoccupazione per il continuo conflitto letale in Siria e in particolare per la recente escalation di violenza a Idlib e in altre parti della Siria nord-occidentale.

“Condanniamo fermamente gli scontri, i bombardamenti e gli attacchi aerei in corso, compreso l’uso di armi indiscriminate, che hanno causato centinaia di vittime civili, la distruzione di infrastrutture civili critiche, tra cui ospedali e scuole, nonché ulteriori spostamenti”, ha detto l’Italia nel corso del dibattito del della sessione in corso del Consiglio per i diritti umani sollecitando tutte le parti a cessare immediatamente le ostilità e dare spazio al processo politico in corso sotto l’egida dell’inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen.

L’Italia sostiene fermamente gli sforzi di Pedersen per un risultato duraturo negoziato per il conflitto, in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, compreso il suo sforzo di convocare il Comitato costituzionale e l’attuazione di tutti gli elementi stabiliti dalla risoluzione 2254.

E sempre parlando in Consiglio, l’Italia ha ribadito la richiesta a tutte le parti di evitare una catastrofe umanitaria e di sostenere un’azione umanitaria di principio, proteggere i civili, compresi gli operatori umanitari e sanitari, e garantire un accesso sicuro, incondizionato, senza ostacoli e duraturo delle Nazioni Unite e degli attori umanitari all’intero territorio di Siria, anche per la valutazione delle esigenze e attività di monitoraggio chiedendo anche il rilascio dei detenuti e l’accesso delle famiglie alle informazioni sui loro cari e alle condizioni umane per i prigionieri politici.

Oggi in Consiglio di Sicurezza a New York i veti della Russia e della Cina hanno bloccato una nuova richiesta di tregua nella Siria nord occidentale perché non includeva una esenzione delle offensive militari contro gruppi militanti sulla lista nera dell’Onu. Per Mosca era il tredicesimo veto sulla crisi siriana, il settimo per Pechino. Germania, Belgio e Kuwait avevano preparato la bozza di risoluzione. La Guinea Equatoriale si e’ astenuta nel voto mentre gli altri dodici membri del Consiglio hanno votato a favore. (@OnuItalia)

Alessandra Baldini
Alessandra Baldinihttps://onuitalia.com
Alessandra Baldini e’ stata la prima donna giornalista parlamentare per l’Ansa, poi corrispondente a Washington e responsabile degli uffici Ansa di New York e Londra. Dirige OnuItalia.

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