ROMA, 12 AGOSTO – “I governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti accolgono con soddisfazione l’annuncio di una tregua in Libia, in occasione della festività di Eid al-Adha, in risposta alla richiesta avanzata dal Rappresentante Speciale del Segretario Generale
delle Nazioni Unite con il sostegno del Consiglio di Sicurezza, invitando tutte le parti a realizzare l’effettiva cessazione delle ostilità sull’intero territorio della Libia”. E’ quanto scrivono in una dichiarazione congiunta i governi dei cinque Paesi che si dicono “pronti ad assistere la Missione ONU nel monitorare il rispetto della tregua e nell’affrontare qualsiasi
tentativo di infrangerla”.
“Come proposto dall’inviato speciale Ghassan Salamè e riaffermato dal Consiglio di Sicurezza l’11 agosto – si legge ancora nella nota dei cinque stati – la tregua deve essere accompagnata da misure di confidence building tra le parti al fine di facilitare un cessate il fuoco sostenibile e il ritorno ad un dialogo costruttivo ed inclusivo”.
“I governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti ricordano che il diritto internazionale fa obbligo ad ogni Stato membro delle Nazioni Unite di rispettare l’embargo sulle armi, in linea con tutte le relative Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Ci rivolgiamo alle parti coinvolte perché inizino immediatamente a lavorare sulla definizione di un
accordo per il cessate il fuoco e a rinnovare gli sforzi, sotto gli auspici del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per trovare una soluzione politica duratura basata sui principi concordati a Parigi, Palermo e Abu Dhabi”.
I cinque stati confermano il loro forte impegno per giungere ad una risoluzione rapida e pacifica della crisi libica: “Ribadiamo che non esiste un’opzione militare per la Libia e sollecitiamo tutte le parti a proteggere la popolazione civile, a salvaguardare le risorse petrolifere libiche e le
infrastrutture del Paese”. Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America condannano inoltre con la massima fermezza l’attacco che nella giornata di sabato ha colpito a Bengasi un convoglio Onu: “E’ necessario chiarire tempestivamente le modalità di questo atto terribile, identificando ed assicurando alla giustizia i responsabili”. (@OnuItalia)