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sabato, Luglio 12, 2025

Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità: cosa fa l’Italia

ROMA, 17 GIUGNO – Ogni anno, il 17 giugno, le Nazioni Unite promuovono la Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, un momento di riflessione globale sul degrado del suolo, l’aridità crescente e le loro profonde ripercussioni sull’ambiente, l’economia e le comunità locali.

Il tema 2025: “Restore the land. Unlock the opportunities”

L’edizione di quest’anno si concentra sul tema “Ripristina la terra. Sblocca le opportunità”, sottolineando come la rigenerazione del suolo degradato – stimata su 1,5 miliardi di ettari entro il 2030 – possa generare benefici economici, creare posti di lavoro, migliorare la sicurezza alimentare e idrica, e rafforzare la resilienza climatica globale.

La situazione in Italia: segnali di degrado ma anche soluzioni virtuose

Secondo l’ISPRA, nel 2019 circa il 17,4% della superficie italiana risultava degradata, con fenomeni distribuiti su tutto il territorio, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione del suolo. Specialmente a rischio sono regioni come Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia, con oltre il 50 % del suolo vulnerabile e circa il 4% già desertificato.

La desertificazione avanza anche a causa dell’urbanizzazione incontrollata, dell’agricoltura intensiva e del cambiamento climatico, elementi che richiedono risposte coordinate e innovative.

Iniziative nazionali e comunitarie a confronto

In Italia, università, ricerca e pubblica amministrazione hanno organizzato iniziative dedicate:

  • L’Università di Sassari – in collaborazione con il CNR e il suo Nucleo di Ricerca sulla Desertificazione (NRD) – ha promosso un evento in presenza e online, inclusi webinar in inglese e italiano e la proiezione del documentario “Deserts on the move: Europe”.
  • Il progetto MONALISA (MONitoring and Assessing prevention and restoration soLutIons to combat deSertificAtion), sostenuto dall’Unione Europea, si avvale di tecnologie avanzate come telerilevamento e intelligenza artificiale per sviluppare soluzioni contro la degradazione dei suoli nell’area mediterranea.

Queste iniziative rappresentano esempi virtuosi di integrazione tra ricerca, innovazione e comunità: webinar, campagne informative, laboratori e attività pratiche volte a sensibilizzare e coinvolgere cittadini e istituzioni locali.

Cooperazione internazionale e impegni globali

Dopo averla firmata nel 1994, l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU contro la Desertificazione (UNCCD) nel 1997, sia in veste di Stato donatore sia come realtà con territori vulnerabili. A livello globale, l’Italia partecipa attivamente agli obiettivi dell’UNCCD, compreso l’impegno a ripristinare 1 miliardo di ettari entro il 2030 e a dimezzare le aree degradate entro il 2040, come stabilito dal G20. Le iniziative italiane si concentrano in particolare nel Mediterraneo meridionale e nell’Africa sub-sahariana. L’Italia contribuisce inoltre con iniziative multilaterali e supporto tecnico al Great Green Wall in Africa, un progetto che mira a contrastare la desertificazione nel Sahel attraverso il ripristino di 100 milioni di ettari di terra e la creazione di 10 milioni di posti di lavoro.

A dicembre 2024 l’Italia ha promosso a Riyadh tre eventi collaterali (side‑events) alla COP 16, dedicati a gestione sostenibile del suolo, resilienza alla siccità in Africa e partenariato tecnico‑scientifico, attraverso l’AICS e il MAECI.

Perché questa Giornata conta per l’Italia

  1. Risposta a emergenze territoriali: regioni italiane vulnerabili necessitano misure concrete per gestire suoli in pericolo, garantire produzioni agricole sostenibili e prevenire rischi idrogeologici.
  2. Motore di sviluppo: progetti innovativi come MONALISA possono generare opportunità economiche e occupazionali, posizionando l’Italia come centro di eccellenza nella lotta alla desertificazione.
  3. Apertura di dialogo: eventi come quelli promossi da UNISS, CNR e ISPRA favoriscono il confronto tra comunità locali, scienziati, amministratori e giovani, creando consapevolezza e nuove soluzioni collettive.

Verso una strategia integrata

Come ricordato da Astrid Schomaker, Segretaria Esecutiva della Convenzione sulla Diversità Biologica: “La terra è l’infrastruttura della vita… affrontare desertificazione, perdita di biodiversità e siccità insieme è centrale”. L’approccio strategico richiede politiche coordinate tra agricoltura, ambiente, assetto idrico, paesaggio, inclusi piccoli agricoltori, donne, comunità locali e ricerca. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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