GINEVRA, 22 GENNAIO – L’Italia è tornata alla guida della Conferenza sul Disarmo con l’avvio della sessione 2025 sotto la presidenza dell’Ambasciatore Leonardo Bencini, Rappresentante permanente dell’Italia presso la CD. In virtù di un meccanismo di rotazione mensile tra i 65 Paesi membri della CD, la presidenza spetta all’Italia dopo 11 anni.
La presidenza italiana – afferma un comunicato della Rappresentanza Permanente dell’Italia presso la CD – cade in un momento particolarmente difficile per le relazioni internazionali e per l’architettura globale di disarmo, controllo degli armamenti e non proliferazione. La CD, foro preminente per negoziare accordi multilaterali in materia, è bloccata da tempo per i veti incrociati dei principali Paesi. L’anno scorso, dopo un lungo negoziato, si è giunti all’istituzione di cinque organi sussidiari con l’obiettivo di preparare il terreno per il rilancio di negoziati. Tuttavia, dato che l’accordo è stato raggiunto solo a fine sessione 2024, gli organi sussidiari non si sono riuniti.
“Si tratta adesso di confermare la decisione del 2024,” ha detto l’Ambasciatore Bencini. “L’aspettativa è che la tenue intesa allora raggiunta possa essere riconfermata adesso da tutti i principali attori, ma non possiamo darlo già per scontato”, ha aggiunto.
Qualora il mandato degli organi sussidiari verrà confermato – precisa il comunicato – essi tratteranno dei principali temi nell’agenda della CD, in particolare disarmo nucleare e prevenzione di una guerra nucleare; possibile trattato per la messa al bando della produzione di materiale fissile; garanzie di sicurezza per i Paesi non possessori di armi nucleari; prevenzione della corsa agli armamenti nello spazio. La presidenza italiana della CD terminerà a metà febbraio, quando passerà al Giappone. (@OnuItalia)