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giovedì, Gennaio 23, 2025

Pena di morte: in Iran nel 2024 oltre 900 giustiziati, aumentano anche le donne

GINEVRA, 8 GENNAIO – Più di 900 persone sarebbero state giustiziate in Iran lo scorso anno, di cui circa 40 in una sola settimana a dicembre: lo ha dichiarato il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk.

“È profondamente inquietante che ancora una volta si registri un aumento del numero di persone sottoposte alla pena di morte in Iran di anno in anno”, ha dichiarato Turk, precisando che almeno 901 persone sarebbero state giustiziate nel 2024.
Il dato sulle esecuzioni nel 2024 segna un aumento rispetto all’anno precedente, quando almeno 853 persone furono giustiziate in Iran.

La maggior parte delle esecuzioni dello scorso anno riguardava reati legati alla droga, ma sono stati giustiziati anche dissidenti e persone collegate alle proteste del 2022. C’è stato anche un aumento del numero di donne giustiziate, sottolinea il comunicato. “È giunto il momento che l’Iran argini questa ondata di esecuzioni in continua crescita”, ha detto l’Alto commissario.

Turk
Volker Turk

“Ci opponiamo alla pena di morte ogni circostanza”, ha detto Türk. “È incompatibile con il diritto fondamentale alla vita e aumenta il rischio inaccettabile di giustiziare persone innocenti. E, per essere chiari, non può mai essere imposta per una condotta protetta dal diritto internazionale dei diritti umani”.

Türk ha esortato le autorità iraniane a fermare ogni ulteriore esecuzione e a imporre una moratoria sull’uso della pena di morte con l’obiettivo di abolirla definitivamente. L’Onu ricorda che circa 170 Stati hanno abolito la pena di morte o imposto una moratoria sulle esecuzioni.

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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