ROMA, 27 NOVEMBRE – Quest’anno è stato ucciso un numero record di operatori umanitari e la guerra a Gaza è stata la causa principale dei 281 decessi registrati a livello globale, secondo un bilancio delle Nazioni Unite.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), la cifra ha superato il precedente record annuale di 280 morti, stabilito nel 2023.
Almeno 178 operatori umanitari sono stati uccisi quest’anno solo nei territori palestinesi occupati, compresa Gaza, mentre 25 sono morti in Sudan e 11 in Ucraina.
Questi dati sono stati raccolti dal 1997 dall’Aid Worker Security Database, un progetto finanziato dagli Stati Uniti e gestito dal gruppo britannico Humanitarian Outcomes.
“Gli operatori umanitari lavorano con coraggio e altruismo in luoghi come Gaza, Sudan, Libano, Ucraina e così via”, ha dichiarato il portavoce dell’OCHA Jens Laerke. “Mostrano il meglio che l’umanità ha da offrire, e in cambio vengono uccisi – in numero record”.
In totale, 268 degli umanitari uccisi – compresi quelli di organizzazioni non ONU come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa – erano personale nazionale, mentre 13 erano internazionali.
Secondo l’OCHA, la guerra a Gaza sta “facendo lievitare i numeri”, e più di 320 operatori umanitari sono stati uccisi dall’inizio dell’ultimo conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre 2023.
Laerke ha detto anche che le minacce agli operatori umanitari si estendono oltre Gaza, con alti livelli di violenza, rapimenti, ferite, molestie e detenzioni arbitrarie segnalati in Afghanistan, Congo, Sud Sudan, Sudan, Ucraina, Yemen e altrove.
“Questa violenza è inconcepibile e devastante per le operazioni di soccorso”, ha dichiarato il capo degli aiuti delle Nazioni Unite Tom Fletcher in un comunicato. “Gli Stati e le parti in conflitto devono proteggere gli operatori umanitari, sostenere il diritto internazionale, perseguire i responsabili e porre fine a questa era di impunità”.
L’OCHA ha anche avvertito che la violenza contro il personale umanitario fa parte di una tendenza più ampia di danni ai civili nelle zone di conflitto. L’anno scorso, in 14 conflitti armati, sono stati registrati più di 33.000 morti tra i civili, con un aumento del 72% rispetto al 2022, ha dichiarato l’agenzia ONU.
Secondo l’OCHA, l’anno scorso le organizzazioni umanitarie hanno raggiunto quasi 144 milioni di persone bisognose in tutto il mondo e nel 2024 ne hanno raggiunte almeno 116 milioni.