NEW YORK, 17 SETTEMBRE – Con i punteggi piu’ alti in termini di portata e qualità dei servizi online, lo stato delle infrastrutture di telecomunicazione e la capacità umana, Danimarca, Estonia e Singapore sono i paesi leader nella classifica del governo digitale 2024 pubblicata oggi dalle Nazioni Unite. L’Europa intesa in senso lato è in testa come sviluppo dell’e-government grazie al ruolo chiave della Ue e del suo braccio esecutivo della Commissione europea. Rivelandosi uno dei pochi paesi europei in controtendenza, l’Italia arretra passando dal 37esimo posto di due anni fa al 51esimo.
C’è però un luogo di eccellenza italiano segnalato dal rapporto Accelerating Digital Transformation for Sustainable Development, presentato all’Onu da Navid Hanif, assistente segretario generale per lo sviluppo economico, e da Vincenzo Aquaro, capo del dipartimento e-government di UN/DESA: lo Space Economy Evolution Laboratory (SEE Lab) della Bocconi diretto dall’astrofisica ed ex Direttore di UNOOSA Simonetta Di Pippo, impegnato a sfruttare l’economia spaziale alla luce del fatto che le tecnologie spaziali impattano su oltre il 50 per cento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e promuovono il progresso socioeconomico globale e la stabilità geopolitica.
I paesi in pole position
Tra i primi classificati del rating digitale ci sono anche Repubblica di Corea, Islanda, Arabia Saudita, Regno Unito, Australia, Finlandia, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti, Germania, Giappone, Svezia, Norvegia, Nuova Zelanda, Spagna e Bahrein. L’indagine mostra che sono stati compiuti a livello globale notevoli progressi nella governance digitale, potenziati da investimenti in infrastrutture resilienti e tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e la banda larga.
Tuttavia, mentre la trasformazione digitale ha stimolato l’innovazione e la crescita, in particolare nel settore privato, molti paesi devono ancora affrontare ostacoli per sfruttare appieno questi progressi migliorando i servizi pubblici e la partecipazione, due componenti chiave per raggiungere gli Sdg.
Progressi in Africa e Oceania
“L’indagine evidenzia i progressi compiuti nel governo digitale e nel superamento del divario digitale, in particolare in regioni come l’Africa e l’Oceania. Anche se il divario non sarà completamente colmato entro il 2030, i progressi recenti rappresentano un’opportunità significativa”, ha dichiarato Li Junhua, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per gli
Affari Economici e Sociali.
L’Asia sta avanzando più rapidamente delle altre quattro regioni, con il 53% dei paesi che possiede valori molto alti sull’E-Government Development Index, mentre in Africa, Mauritius e Sudafrica sono passati al gruppo ad alto sviluppo di e-government, segnando la prima volta in cui paesi di questa regione hanno raggiunto il livello più alto. (@OnuItalia)