ROMA, 29 LUGLIO 2025 – Maria Tripodi, Sottosegretaria agli Affari Esteri, ha rappresentato l’Italia alla “High-Level Conference on the Two-State Solution” organizzata dalle Nazioni Unite a New York, riaffermando l’impegno del Governo italiano per una soluzione politica duratura al conflitto israelo-palestinese. Nel suo intervento, Tripodi ha ribadito con fermezza la posizione italiana: cessate il fuoco immediato, accesso pieno e sicuro agli aiuti umanitari e avanzamento concreto verso la realizzazione della soluzione a due Stati, intesa come punto di equilibrio tra la sicurezza di Israele e le legittime aspirazioni del popolo palestinese. 
La conferenza, promossa sotto l’egida dell’ONU, si è concentrata sulla necessità di rilanciare il processo politico per la creazione di due Stati, Israele e Palestina, che convivano in pace e sicurezza, in linea con le risoluzioni internazionali. Un minuto di silenzio per le vittime di Gaza è stato osservato alla conferenza in corso all’Onu sulla soluzione a due Stati per il conflitto tra Israele e Palestina. Tripodi ha preso la parola nei lavori della sessione plenaria per riaffermare il sostegno italiano a una prospettiva inclusiva che tenga conto dell’esigenza di sicurezza di Israele e delle legittime aspirazioni del popolo palestinese. Con la sua presenza attiva alla conferenza, l’Italia ha riaffermato il proprio ruolo come ponte di dialogo e come partner affidabile per la pace in Medio Oriente, all’interno di un quadro multilaterale coerente con i valori delle Nazioni Unite.
Dialogo diplomatico multilaterale
A margine della conferenza, la Sottosegretaria ha condotto una serie di incontri bilaterali ad alto livello con diversi attori regionali e internazionali. Tra questi, si segnalano i colloqui con Christophe Bigot, rappresentante speciale dell’Unione Europea per il processo di pace in Medio Oriente, e con il vice ministro degli esteri dell’Indonesia, Arrmanatha Nasir. Il confronto con Bigot ha confermato l’allineamento strategico tra Italia e UE sul rilancio del dialogo israelo-palestinese. Con il rappresentante indonesiano, Tripodi ha discusso dell’importanza del ruolo dei Paesi asiatici nel sostenere gli sforzi per la stabilità nella regione.
Particolarmente significativo è stato anche l’incontro con il ministro degli Affari Esteri egiziano Badr Abdelatty. I due esponenti governativi hanno approfondito il coordinamento bilaterale in materia umanitaria, con un focus sulla crisi a Gaza e sulla promozione del piano arabo per la ricostruzione della Striscia, sostenuto anche dall’Italia. Tripodi ha confermato l’impegno del Governo nel rafforzare il programma “Food for Gaza”, una delle principali iniziative italiane di cooperazione in favore della popolazione palestinese.
L’Italia a fianco dei partner regionali
Tripodi ha avuto anche proficui scambi con il Segretario Generale degli Affari Esteri di Malta, Christopher Cutajar, e con Sheik Bin Zaher Al Hinai, inviato speciale del Sultanato dell’Oman. Entrambi gli incontri hanno avuto al centro la situazione a Gaza, l’evoluzione delle crisi regionali e le prospettive per il Mediterraneo. Il dialogo ha rafforzato l’idea di un’azione collettiva per sostenere la pace e promuovere percorsi di sviluppo sostenibile nell’area mediorientale.
La Sottosegretaria ha sottolineato come “la crisi in Medio Oriente richieda risposte coraggiose e coordinate da parte della comunità internazionale, incentrate sulla diplomazia, sull’aiuto umanitario e sul rispetto del diritto internazionale”.
La linea italiana: pace e sicurezza attraverso la diplomazia
Nel corso del suo intervento alla conferenza, Tripodi ha ribadito l’approccio del Governo italiano al conflitto israelo-palestinese. L’Italia riconosce il diritto di Israele a vivere in sicurezza, ma al contempo sostiene fermamente il diritto dei palestinesi a un proprio Stato, indipendente e sostenibile. Questo equilibrio, ha dichiarato, “è l’unica base credibile per costruire una pace duratura e giusta”.
Tripodi ha inoltre messo in evidenza l’importanza di rafforzare il coordinamento tra istituzioni internazionali, Paesi arabi moderati, Unione Europea e partner multilaterali per creare le condizioni politiche e istituzionali necessarie al rilancio dei negoziati. In quest’ottica, ha salutato con favore l’iniziativa dell’ONU e ha auspicato che la conferenza rappresenti “un punto di svolta nel superamento dello stallo attuale”.
Sostegno ai civili e al diritto umanitario
La crisi umanitaria a Gaza continua a preoccupare Roma. Con la popolazione civile sotto assedio e una situazione sanitaria ed economica al collasso, l’Italia sta potenziando i propri interventi di cooperazione allo sviluppo e assistenza umanitaria. Oltre al programma “Food for Gaza”, sono in corso altre iniziative coordinate con la Mezzaluna Rossa e le agenzie ONU, per garantire risorse mediche, accesso all’acqua potabile e protezione ai minori. L’attenzione all’emergenza umanitaria si affianca a una strategia più ampia che mira a creare le condizioni per una riconciliazione politica, a partire dal sostegno ai progetti di ricostruzione e formazione. (@OnuItalia)
