BEIRUT, 27 APRILE – Il Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI) Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo ha concluso una visita ufficiale in Libano. Accompagnato dal Comandante del Sector West di UNIFIL Generale di Brigata Enrico Fontana, il Generale Figliuolo ha visitato nella base di Karantina il personale inquadrato nella Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL), guidata dal Colonnello Sandro Iervolino, dhe tramite i suoi Mobile Training Team, conduce attività di formazione e addestramento a favore delle Lebanese Armed Forces (LAF), a cui si sono aggiunte nel 2023 le attività di cooperazione civile-militare e quelle di supporto umanitario alla popolazione.
Il Generale Figliuolo ha ricordato l’impiego di team di medici e infermieri militari italiani che operano presso il Pronto Soccorso dell’ospedale militare di Beirut e grazie ai quali l’Italia sta fornendo un preziosissimo supporto, non solo ai soldati e ai familiari degli appartenenti alle LAF, ma anche agli altri cittadini libanesi bisognosi di cure.
Successivamente la delegazione ha raggiunto la sede dello Stato Maggiore della Difesa per un incontro con il Generale Joseph Aoun, a capo delle Lebanese Armed Forces. Presso la base di Naqoura, dove ha sede il Quartier Generale della missione ONU, il Generale Figliuolo è stato accolto dall’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL Maggior Generale spagnolo Aroldo Làzaro Sàenz.
Durante l’incontro si è parlato dell’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione con le parti, continuando a lavorare per una de-escalation nel sud del Paese, prevenendo e attenuando tensioni e incomprensioni. Per questo motivo, l’azione e la fondamentale presenza di truppe ONU sul terreno, insieme a quella delle forze armate regolari libanesi, prosegue ininterrottamente, attuando tutte le misure di sicurezza. Prima di lasciare la base, Figliuolo ha salutato la Task Force ITALAIR, componente elicotteri italiana di UNIFIL.
La visita è proseguita a Shama, dove il Comandante del COVI è stato aggiornato sull’attuale situazione nel Libano meridionale e sulle attività condotte dalle unità italiane nell’area di operazioni loro assegnata, a ridosso della la Blue Line, lainea di demarcazione con lo Stato di Israele,
Nella base intitolata al Tenente Andrea Millevoi ha incontrato i caschi blu italiani della Joint Task Force – Lebanon, compreso il personale dell’Italian Battalion (ITALBATT), unità di manovra guidata dal Colonnello Alberto Salvador e composta da uomini e donne della Brigata alpina “Taurinense”.
“Il ruolo di questo contingente è oggi più che mai necessario”, ha sottolineato il Generale Figliuolo rivolgendosi ai soldati italiani e ricordando il senso della missione: “Siamo qui per supportare le Autorità e le Forze Armate libanesi non soltanto a preservare e tutelare un modello di convivenza tra culture e religioni differenti, ma anche per allontanare il più possibile lo spettro di un conflitto che altre forze cercano di ampliare in quest’area. I soldati italiani e UNIFIL sono un baluardo a difesa della stabilità e della pace”.
Le missioni militari interforze condotte dalle Forze Armate italiane sia all’estero sia sul territorio nazionale, incluse la MIBIL e l’operazione “LEONTE” – inquadrata nella forza di UNIFIL – si svolgono sotto il coordinamento, la direzione e secondo le direttive impartite dal COVI.
Il COVI è il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze e assolve, inoltre, alle funzioni di organismo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa per la pianificazione, la coordinazione e la direzione delle operazioni e delle esercitazioni militari in ambito nazionale e internazionale condotte nei cinque domini: terra, mare, cielo, spazio e cyber. (@OnuItalia)