GINEVRA, 31 AGOSTO – Il Comitato Onu per l’eliminazione della discriminazione razziale si e’ rallegrato per diverse misure legislative e politiche adottate dall’Italia, ed in particolare quelle in merito alla protezione dei minori stranieri non accompagnati, per l’inclusione dei rom e dei sinti, il Piano strategico nazionale sulla violenza contro le donne o ancora il piano d’azione nazionale su imprese e diritti umani (2016-2021), che comprende un focus particolare sui migranti e sulle vittime di tratta. Il comitato ha pero’ espresso allarme per il fatto “che politici e funzionari governativi di alto livello abbiano fatto ricorso a discorsi d’odio e razzismo contro le minoranze etniche, in particolare Rom, Sinti e Camminanti, africani e persone di origine africana, nei media e su Internet”.
Le conclusioni del Comitato sono state sintetizzate in un comunicato diffuso oggi a Ginevra al termine dell’esame periodico sull’attuazione da parte dell’Italia della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. Il Comitato è l’organo di controllo che verifica il rispetto della relativa Convenzione da parte degli Stati contraenti. Questi ultimi devono presentare a intervalli regolari un rapporto in merito alle misure prese per adempiere gli obblighi assunti.
Nelle sue conclusioni, il Comitato esprime preoccupazione per il razzismo nello sport e la situazione dei migranti. I suoi esperti, che hanno dialogato con una delegazione italiana a inizio agosto nell’ambito dell’esame periodico, esortano l’Italia “ad applicare efficacemente la propria legislazione per combattere l’incitamento all’odio e l’incitamento alla discriminazione razziale e a garantire che tutti i discorsi di odio e i crimini di matrice razzista siano effettivamente indagati e coloro che sono giudicati colpevoli siano puniti, indipendentemente dal loro status ufficiale”.
Preoccupazione è stata espressa anche “per gli atti razzisti durante eventi sportivi, comprese aggressioni fisiche e verbali contro atleti di origine africana”. Il Comitato chiede all’Italia di indagare su “tutti gli abusi di razzismo nello sport e di sanzionare i responsabili”.
Pur riconoscendo le sfide affrontate dallo Stato nel fornire protezione adeguata ai migranti, richiedenti asilo e rifugiati, il Comitato si dice turbato dalla recente legislazione, in particolare dalla Legge sull’immigrazione e sulla sicurezza del 2018 e dalla ‘Legge Cutro’ del 2023, “che hanno reso i migranti, i richiedenti asilo e i rifugiati più vulnerabili alle
violazioni dei diritti umani, in particolare alle violazioni dei loro diritti alla vita e sicurezza”, si legge nella nota alla stampa.
Il Comitato ha anche espresso preoccupazione per le restrizioni legali imposte alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare, che – afferma – potrebbero impedire alle organizzazioni di salvare migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Gli esperti esortano l’Italia ad adottare “tutte le misure necessarie per combattere la discriminazione nei confronti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e tutelare il loro diritto alla vita, alla sicurezza e
all’integrità fisica”. All’Italia è inoltre chiesto di garantire che migranti e richiedenti asilo possano richiedere protezione internazionale e accedere alle procedure per la determinazione dello status di rifugiato. (@OnuItalia)