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Caprai unica cantina italiana a ricevere il premio Rifugiati ONU

MONTEFALCO (PERUGIA), 27 GIUGNO – L’azienda agricola Arnaldo Caprai di Montefalco (PG), è stata insignita dall’UNHCR Italia, la Santa Sede e San Marino del prestigioso riconoscimento “Welcome. Working for refugee integration”, unica cantina italiana ad essere premiata tra le aziende che hanno contribuito ad una società più inclusiva nei confronti di chi è stato costretto a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni.

Welcome. Working for refugee integration è il progetto attraverso il quale l‘UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, premia con un logo le imprese che si sono distinte per aver favorito l’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro e le realtà che le hanno sostenute nella realizzazione di percorsi di inclusione efficace.

In cinque edizioni, l’UNHCR ha assegnato il logo “Welcome. Working for refugee integration” a centinaia di aziende, che hanno garantito ad oltre 13.000 rifugiati percorsi d’inclusione lavorativa.

Dal 2016 la Arnaldo Caprai ha iniziato un percorso di collaborazione con la Caritas di Foligno e altre associazioni locali impegnate nel sociale per l’inserimento di immigrati nel mondo del lavoro: nel tempo la Arnaldo Caprai ha dato la possibilità a oltre 200 persone richiedenti asilo di trovare un impiego in cantina. Solo nell’ultimo triennio è stata data la possibilità a oltre 50 richiedenti asilo provenienti dal nord Africa di lavorare in vigneto durante diversi periodi dell’anno. La collaborazione ha dato risultati molto promettenti visto che oltre il 60% degli immigrati entrati in azienda ha riconfermato la presenza negli anni successivi stabilizzando la propria posizione lavorativa.

Un’attività che ben esprime la visione di sostenibilità sociale della Arnaldo Caprai e che rientra a pieno nel Patto Globale sui Rifugiati dell’UNHCR, che chiama il settore privato a svolgere un ruolo attivo nella gestione della crisi umanitaria dei rifugiati attraverso l’implementazione di strategie di integrazione che prendano in considerazione sia i bisogni dei rifugiati sia le caratteristiche delle aziende coinvolte al fine di realizzare percorsi di integrazione condivisi e partecipativi. Per questo motivo, a partire dal 2017, l’UNHCR ha deciso di assegnare un riconoscimento alle aziende che in Italia si impegnano per favorire i processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. Tale riconoscimento avviene attraverso il conferimento, ogni anno, del logo “Welcome. Working for refugee integration”. 

«Siamo onorati di aver ricevuto questo riconoscimento di grandissimo valore etico e morale – afferma Marco Caprai -. La sostenibilità di un’azienda non si sostanzia e non si risolve nella sola declinazione ambientale ed economica, perché un’impresa, a maggior ragione se agricola, e ancora di più se di vino, è parte integrante e attiva del territorio, protagonista anche della sua sostenibilità sociale.  Negli ultimi anni siamo cresciuti dimensionalmente e abbiamo quindi avuto la necessità di manodopera, ma anche la ferma volontà di affidarci a pratiche contrattuali limpide e giuste, grazie alla consulenza degli esperti di Confagricoltura, evitando di affidarci a ditte esterne per la manodopera necessaria: il welfare è un tema importante e serio per un’impresa che voglia essere realmente sostenibile».

L’evento di premiazione, che ha visto riconosciute 167 imprese, si è tenuto oggi a Roma alle 17 presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria.

Arrivati in Italia con i famosi barconi, e poi redistribuiti nei diversi centri in giro per il Paese, quelli che hanno trovato il loro futuro nella prestigiosa cantina umbra che ha fatto rinascere il Sagrantino, «sono ragazzi che si prestano al sacrificio, arrivano alle 6 di mattina, tanti di loro in bicicletta, facendo 6-7 chilometri, alcuni in motorino e, via via che le condizioni economiche lo permettono, in automobile. Sono una risorsa importante – sottolinea Marco Caprai – e spesso e volentieri sono la parte migliore dei Paesi da cui scappano: molti di loro hanno studiato, ed è bello vedere che qui trovano un’opportunità, un posto in cui mettere radici. È una storia che sfata il mito dell’immigrazione che è soltanto un problema: non è così».

Il lavoro e la formazione degli addetti sono da sempre al centro degli interessi della Arnaldo Caprai.  Per questo motivo l’azienda sviluppa programmi di training per sviluppare il potenziale dei propri dipendenti nel medio lungo termine ed è anche sede del corso ITS agroalimentare dell’Umbria per il settore vitivinicolo. Nei 5 anni di corso oltre 100 studenti hanno seguito lezioni in azienda e operato direttamente in vigneto e cantina. Una dozzina di studenti sono stati poi assunti al termine del corso.

«La capacità di attrarre talenti è fondamentale e riteniamo – conclude Marco Caprai – che sia la formazione sia la sostenibilità sociale siano due elementi chiave per fare questo. Ci vuole talento per attrarre talenti, l’azienda è fatta di persone e non è solo il nostro vino a farci da brand ambassador: i nostri dipendenti sono i migliori testimonial che possiamo avere per comunicare in maniera chiara e trasparente i valori e la cultura della nostra cantina». (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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