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sabato, Dicembre 21, 2024

Accordo sul grano: Martina (FAO), in sforzo diplomatico c’e’ anche un segno Italia

ROMA, 22 LUGLIO – L’incubo della fame e’ stato evitato. E nell’accordo sul grano per sbloccare le derrate dai porti ucraini c’e’ anche un segno dell’Italia: lo ha detto il vicedirettore della FAO, Maurizio Martina, dopo l’intesa siglata a Istanbul da Russia e Ucraina.

Un “segno di speranza e una svolta concreta che sancisce novità importanti dopo mesi e
difficilissimi drammatici e che arriva dopo un grande lavoro del segretario Onu, Guterres, un lavoro diplomatico da parte delle autorità turche, e un apporto che il nostro Paese ha sempre dato in queste settimane, in questi mesi per lo sblocco delle derrate di cereali bloccati nei porti ucraini. C’è anche un segno dell’Italia in questo sforzo diplomatico”, ha detto Martina all’ANSA. E’ stata infatti l’Italia è stata con la proposta di Mario Draghi a iniziare a lavorare per questo e ora si raccolgono i frutti dopo 149 giorni di guerra.

L’intesa ha subito provocato un calo del prezzo del grano, sceso dell’1,39% a 849,25
dollari per contratto da 5mila staia mentre il grano tenero cede l’1,61% a 793,25 dollari. “E’ la prova che la diplomazia dietro le quinte funziona ancora”, ha detto Guterres ad Al Jazeera, auspicando che l’intesa rappresenti l’atteso segnale che la pace in Ucraina sia possibile.

Per il premier Mario Draghi, “gli accordi firmati oggi a Istanbul da parte dell’Ucraina, della Russia, della Turchia e delle Nazioni Unite sono un’ottima notizia per tutta la comunità internazionale. Lo sblocco di milioni di tonnellate di grano ferme nei porti del Mar Nero è essenziale per permettere a questi carichi di raggiungere i cittadini di molti Paesi a medio e basso reddito e evitare una crisi alimentare mondiale. Il successo di questo piano dipenderà dalla rapida e piena attuazione degli accordi firmati oggi. L’Italia si è fortemente impegnata negli scorsi mesi per sostenere l’iniziativa di mediazione della Turchia con il ruolo centrale delle Nazioni Unite. Auspichiamo che questi accordi rappresentino un primo passo verso concrete prospettive di pace, in termini che siano accettabili per l’Ucraina”.
L’auspicio, ha detto Martina è che questo doppio accordo (Kiev firma con ONU e Turchia, non con Mosca) “funzioni e mi pare che ci siano tutti gli elementi” in termini di sicurezza. Noi siamo di fronte, aggiunge il vicedirettore della Fao, “a una dinamica di prezzi alimentari globali in aumento praticamente dalla pandemia e il conflitto in Ucraina ha ulteriormente drammatizzato questa situazione già molto complessa. Sbloccare ora questi bene agricoli di base è fondamentale per lavorare in alcuni Paesi in via di sviluppo che tradizionalmente si approvvigionavano dalla Russia e in particolare dall’Ucraina, e questo è un segnale concreto che aiuterà. Certo la sfida della sicurezza alimentare – ha aggiunto Martina – è aperta”. L’accordo sullo sblocco dei porti “è un tassello importante, non risolutivo, ma un primo segno concreto che va riconosciuto”.
La Farnesina ha dato il benvenuto all’intesa per superare il blocco dei porti  sul Mar Nero e riprendere l’export del grano. Dopo mesi di guerra finalmente una buona notizia: “Grazie al Segretario Generale Onu Antonio Guterres e alla mediazione della Turchia, sostenuta anche dall’Italia, è stato raggiunto l’accordo per esportare il grano dall’Ucraina”, ha commentato su  Twitter la vice ministra degli Esteri Marina Sereni. Per il Segretario Generale dell’Onu Guterres, l’intesa stabilizzerà i prezzi del cibo.  Guterres ha ringraziato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, presente alla conferenza, per la mediazione portata avanti tra Russia e Ucraina. (@OnuItalia)

 

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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