ANCONA, 8 GIUGNO – Esperti italiani e internazionali, panel tematici, scambi di buone pratiche tra realtà locali e premi a progetti virtuosi in materia di salute, inclusione e prevenzione. Tutto questo e molto altro compone la proposta del XIX Meeting nazionale della Rete Città Sane – OMS, dal titolo “La salute tra esperienza e innovazione: dalle buone pratiche alle nuove sfide”, che si terrà ad Ancona, negli spazi della Mole Vanvitelliana, il 9 e 10 giugno.
Ancona detiene la presidenza e il coordinamento nazionale della Rete per il quadriennio 2019-2023 e co-organizza l’evento che ha i patrocini dell’Istituto Superiore di Sanità e di Federsanità. “Le città si scambieranno buone pratiche a beneficio di tutte le comunità e sarà una bella occasione per Ancona per respirare salute e prevenzione” ha detto nella conferenza stampa di presentazione Emma Capogrossi, assessore alle Politiche sociali e Sanità e presidente della Rete italiana Città Sane, esprimendo la soddisfazione dell’amministrazione e della Rete di ospitare il Meeting in presenza dopo due anni di pandemia.
Capogrossi ha rimarcato il lavoro fatto in questi anni dalla Rete Città Sane-OMS. “Durante i mesi del mandato di Ancona sono stati infatti ideati e attivati svariati e importanti protocolli di intesa, quali quelli con il Ministero della Salute, Federsanità, Università Politecnica delle Marche, e il Protocollo heart4Children”.
La Rete è formata da piccoli centri e grandi città come Milano, Torino, Bologna a cui di recente si sono aggiunte anche Bari, Trento e altri Comuni. Gli interventi di punta saranno quelli di Daniela Lucangeli – professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova ed esperta di psicologia dell’apprendimento – che tratterà del passaggio “Dal ti curo all’I care”: “Il futuro è rappresentato da una salute che parte dai cittadini e li mette al centro. Quello che cercherò di portare al meeting”, ha spiegato, “è il passaggio dall’idea di malattia a quella di prevenzione, dal ti curo all’io ti sto accanto. Questo può fare una rete di comuni: far capire ai cittadini che il loro star bene è il fine delle istituzioni”.
Partecipera’ anche Kira Fortune, rappresentante dell’Ufficio Europeo dell’OMS. Giuseppe Napoli di Federsanità parlerà dell’importanza di fare rete tra istituzioni e sanità locali, mentre il piano di prevenzione e la pianificazione urbana in un’ottica di salute pubblica saranno al centro del discorso di Daniela Galeone, della Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute.
Durante la giornata finale avrà ampio spazio la quattordicesima edizione dei sei Oscar della Salute 2020-2021, riconoscimenti dedicati ai progetti presentati dalle città e risultati vincitori in risposta al bando che annualmente individua le tematiche per cui si aderisce. I progetti che hanno partecipato al bando negli ultimi due anni sono 25 e testimoniano esperienze da tutta Italia in diversi ambiti che hanno a che fare con il benessere dell’individuo.
In Italia, il progetto Città Sane è partito nel 1995 come movimento di Comuni per poi diventare nel 2001 Associazione senza scopo di lucro. La Rete aderisce al movimento Healthy Cities dell’OMS ed è l’unica associazione italiana accreditata presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Attualmente aderiscono alla Rete oltre 70 Comuni italiani e la Regione Emilia-Romagna. La Rete europea comprende 1400 tra città e regioni. (@OnuItalia)