NEW YORK, 21 APRILE – Alla vigilia della Giornata della Terra, che si celebra domani in tutto il modo, la Rappresentanza Permanente italiana all’ONU ha ricordato l’impegno dell’Italia, come co-presidente del Gruppo di Amici che guida la gestione ambientale sul campo, per far avanzare la strategia ambientale e dare impulso al passaggio alle energie rinnovabili nelle operazioni di pace delle Nazioni Unite.
“Crediamo che la sostenibilità dei caschi blu possa ridurre l’impronta di carbonio,
creare mercati locali e accelerare lo sviluppo sostenibile”, ha detto la Missione in una dichiarazione su Twitter.
“Oggi la Terra e’ alle prese con una tripla crisi planetaria. Disordine climatico. Perdita della biodiversita’. Inquinamento e spreco. Questa tripla crisi minaccia benessere e sopravvivenza di milioni di persone in tutto il mondo”, ha detto il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres nel suo messaggio per la Giornata della Terra, parlando di “uno scompiglio che ha colpito le fondamenta di una vita felice e sana – acqua e aria pulite, un clima stabile e prevedibile – mettendo in pericolo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”. Per Guterres tuttavia c’e’ ancora speranza, anche se bisogna assolutamente fare di piu’: “Soltanto il mese scorso abbiamo lanciato uno sforzo globale storico per prevenire e mettere fine all’inquinamento da plastica. Abbiamo provato che insieme possiamo affrontare sfide monumentali”.
Il Gruppo di Amici (LEAF) è stato istituito nel 2018 sotto la guida di Italia e Bangladesh, con l’obiettivo di promuovere l’attuazione della strategia ambientale lanciata dal Dipartimento delle Nazioni Unite per il supporto sul campo nel 2017, e di sensibilizzare gli Stati membri e il sistema delle Nazioni Unite sulla necessità di rafforzare la cooperazione per garantire una gestione ambientale efficiente e sostenibile da parte dei caschi blu, contribuendo così anche all’effettiva attuazione dei propri mandati.
L’Italia è il primo contributore di forze di pace tra i paesi occidentali e tra i primi dieci contribuenti al bilancio del peacekeeping, oltre ad ospitare un importante centro logistico ONU a Brindisi. Circa 1.000 uomini e donne italiani prestano servizio con UNIFIL nel Libano meridionale, dove solo pochi mesi fa, una delle oltre 50 postazioni dei peacekeepers ha fatto la storia come la primo ad affidarsi completamente ai pannelli solari per il suo fabbisogno energetico.
Con quasi 70 megawatt-ora (MWh) di energia solare generata ogni anno, questa base UNIFIL ora risparmia quasi 36.000 litri di gasolio ogni anno, tagliando così circa 93 tonnellate di emissioni di CO2. Questo sistema di energia solare dovrebbe avere una durata di 25 anni, ha reso noto UNIFIL La base, che ospita circa 25 caschi blu, è adiacente a un importante tratto della Blue Line. (@OnuItalia)