GINEVRA, 31 MARZO – Una delle emergenze più gravi causate dalla guerra in Ucraina è quella della sicurezza nucleare messa a dura prova in numerosa parti del paese. Partendo dagli avvenimenti in corso in quel paese, l’ambasciatore Alessandro Cortese, rappresentante permanente italiano all’Onu a Vienna, partecipando alla Conferenza delle parti di A/CPPNM (la Convenzione sulla protezione fisica delle materie nucleari), ha sottolineato in un tweet ”l’impegno di #nuclearsecurity elogiando #IAEA DG @rafaelmgrossi per gli sforzi per far fronte agli impianti nucleari nella situazione critica determinata da #RussianAggression”.
A quasi sei anni dall’entrata in vigore dell’emendamento del 2005 alla Convenzione in questi giorni l’AIEA ospita la prima conferenza per esaminarne l’attuazione e l’adeguatezza. “Siamo riuniti per una pietra miliare significativa nella sicurezza nucleare internazionale: per la prima volta le Parti dell’emendamento al CPPNM, stanno rivedendo l’attuazione e l’adeguatezza degli unici impegni giuridicamente vincolanti che coprono la protezione fisica di materiali e impianti nucleari”, ha dichiarato il direttore generale dell’AIEA Rafael Mariano Grossi nel suo discorso di apertura, prima di partire per l’Ucraina dove vista i siti nucleari più a rischio.
Durante la conferenza di una settimana, le delegazioni delle parti A/CPPNM condivideranno le loro esperienze nell’attuazione dell’A/CPPNM, comprese le misure adottate per garantire una valida protezione fisica degli impianti nucleari e del materiale nucleare, gli sforzi intrapresi per aumentare la cooperazione internazionale e le azioni attuate per criminalizzare i reati che coinvolgono materiale o impianti nucleari.
Gli eventi collaterali organizzati a margine della Conferenza offriranno anche l’opportunità di ulteriori discussioni su diversi aspetti della sicurezza nucleare e della Convenzione come modificata.
Il CPPNM ha attualmente 164 parti. Ci sono ancora 35 Parti della Convenzione originale che non hanno ancora aderito all’Emendamento. Ventinove Stati non hanno ancora aderito alla Convenzione originale o all’Emendamento.
Grossi intanto ieri era alla centrale nucleare dell’Ucraina meridionale (NPP) per incontrare alti funzionari del governo ucraino e personale e per avviare l’assistenza tecnica dell’AIEA per la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari del paese.
Il direttore generale ha avuto colloqui con il ministro dell’Energia German Galushchenko, e altri alti responsabili con i quali sono stati esaminate le misure concrete che devono essere adottate per fornire immediatamente tale assistenza urgente all’Ucraina.
“È fondamentale essere sul campo per fornire un sostegno efficace all’Ucraina in questi tempi estremamente difficili”, ha detto Grossi. “La presenza in loco dell’AIEA, ove necessario, aiuterà a prevenire il pericolo di un incidente nucleare che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute pubblica e l’ambiente in Ucraina e oltre”.