VIENNA, 4 MARZO – Dopo la battaglia di questa notte a ridosso della centrale nucleare più grande d’Europa, quella di Zaporizhzhia , l’Ucraina ha informato oggi l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) che le forze russe hanno preso il controllo del sito, ma che la centrale nucleare ha continuato a essere gestita dal suo personale regolare e non c’è stato alcun rilascio di materiale radioattivo: lo ha detto il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mario Grossi, che in una conferenza stampa si è detto molto preoccupato del deteriorasi della situazione. Grossi si è detto anche disponibile a recarsi personalmente sul sito.
Kiev ha informato l’Agenzia dell’Onu che un proiettile durante la notte aveva colpito un edificio di addestramento nelle vicinanze di una delle sei unità del reattore dell’impianto, causando un incendio localizzato che è stato successivamente estinto. I sistemi di sicurezza dei reattori dell’impianto non sono stati interessati e non vi è stato alcun rilascio di materiale radioattivo. Inoltre i sistemi di monitoraggio delle radiazioni nel sito sono completamente funzionanti.
Tuttavia, gli operatori locali hanno riferito che la situazione rimane molto impegnativa e quindi non è stato ancora possibile accedere all’intero sito per valutare che tutti i sistemi di sicurezza siano pienamente funzionanti.
Delle unità reattori dell’impianto, l’unità 1 è spenta per manutenzione, le unità 2 e 3 hanno subito uno spegnimento controllato, l’unità 4 funziona al 60% di potenza e le unità 5 e 6 sono tenute “in riserva” in modalità a bassa potenza. Nell’attacco due persone sono rimaste ferite.
Grossi ha spiegato che l’IAEA Incident and Emergency Centre (IEC) è stato messo in modalità di risposta completa a causa degli eventi che hanno coinvolto la centrale di Zaporizhzhia, e ha aggiunto che l’IEC sarà presidiato tutto il giorno per ricevere, valutare e diffondere continuamente informazioni sugli sviluppi. Il direttore generale ha detto di rimanere seriamente preoccupato per la situazione nella più grande centrale nucleare dell’Ucraina. La priorità principale era garantire la sicurezza e la protezione dell’impianto, della sua alimentazione elettrica e delle persone che lo gestiscono, ha affermato, aggiungendo di essere disponibile a recasi subito sul posto.