DAMASCO, 2 FEBBRAIO – L’Italia ha donato alla Siria circa 4 milioni di dosi di vaccino anti-Covid Johnson & Johnson Janssen attraverso la piattaforma internazionale Covax. L’annuncio è stato fatto dall’ambasciata italiana a Damasco, retta dall’incaricato d’affari Massimiliano D’Antuono, e dalla rappresentanza dell’Unione Europea.
“Con questa donazione di 3 milioni e 996mila dosi l’Italia consentirà a moltissimi cittadini siriani di vaccinarsi”, ha detto D’Antuono in un comunicato. In Siria da oltri dieci anni e’ in corso una guerra civile. Circa metà della sua popolazione di oltre 20 milioni di persone ha dovuto abbandonare le proprie case. I danni del conflitto hanno pesantemente compromesso la capacità medico-sanitaria di affrontare la pandemia e le sue conseguenze.
Secondo dati diffusi dall’Unione Europea, dall’inizio della pandemia a oggi, in Siria sono state somministrate più di due milioni di dosi di vaccino: solo il 5,1 per cento della popolazione che vive nelle zone sotto il controllo governativo ha completato il ciclo vaccinale e solo il 10 per cento della popolazione di queste aree ha ricevuto la prima dose. Nelle zone del nord-ovest, sotto controllo e influenza turca, 287mila persone hanno ricevuto la prima dose mentre solo 146.500 hanno completato il ciclo. L’Onu afferma che nella Siria nord-occidentale risiedono più di 4 milioni di persone con urgenti bisogni umanitari.
“L’Italia è al fianco della popolazione siriana”, ha detto D’Antuono. “Di pari passo con gli aiuti umanitari dell’Unione Europa e assieme al Fondo Onu per l’Infanzia (Unicef) e all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), l’Italia sostiene gli sforzi nell’affrontare la pandemia di Covid-19 e, in generale, le conseguenze della disperata situazione umanitaria nel Paese”, ha aggiunto il diplomatico italiano.
La Farnesina sottolinea che le attività finanziate dal governo italiano in tutte le aree della Siria, indipendentemente da chi ne detiene il controllo, hanno un focus intersettoriale che va dalla protezione delle persone più vulnerabili a iniziative volte a rafforzare la resilienza della popolazione e, in prospettiva, renderla sempre meno dipendente dagli aiuti strettamente umanitari.
Il governo italiano sta finanziando 12 progetti di ong italiane per quasi 10 milioni di euro e 11 progetti di varie agenzie Onu per un totale di circa 14 milioni di euro. Sono già in cantiere iniziative per altri 14 milioni di euro (5 attraverso le ong e 9 con le Nazioni Unite) che si aggiungeranno ai nuovi finanziamenti che saranno decisi per il 2022. Queste iniziative, oltre a rispondere ai bisogni più immediati della popolazione, hanno l’obiettivo di migliorare la qualità e l’accesso ai servizi di base, soprattutto educazione e sanità. (@OnuItalia)