NEW YORK, 2 FEBBRAIO – Debutta oggi al Palazzo di Vetro il mandato dell’Italia nel Consiglio Economico e Sociale ONU (ECOSOC), il terzo maggiore organo delle Nazioni Unite e maggiore piattaforma globale per lo sviluppo sostenibile.
Il primo impegno in calendario per il triennio italiano in ECOSOC (iniziato formalmente in gennaio), e’ il “Partnership Forum”, nevralgico foro di discussione per sviluppare partenariati fra l’ECOSOC, le Autorita’ locali, il settore privato, ONG e altre articolazioni della societa’ civile. “Il rafforzamento di tali partenariati, sia a livello locale sia globale, può aiutarci a individuare quelle soluzioni comuni per ricostruire meglio e non lasciare nessuno indietro”, ha detto il Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, Ambasciatore Maurizio Massari, in apertura dei lavori.
L’Ambasciatore ha portato l’esperienza del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (CNCS), che raggruppa operatori profit e no profit nel settore della cooperazione allo sviluppo, per consentire consultazioni regolari multi-attore. Si tratta del consolidato approccio “multi-stakeholder” che l’Italia promuove comn convinzione anche all’ONU.
L’Italia presenterà in luglio la sua seconda “Voluntary National Review”, un documento sulle strategie a medio e lungo termine per centrare i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Una consultazione a tal fine è stata avviata con la società civile e il settore privato (di cui si intende valorizzare il ruolo centrale, fra l’altro, nella transizione energetica). Un ulteriore esempio dell’impegno italiano all’ONU si trova nel ruolo di facilitatori del negoziato per la Risoluzione sui partenariati globali adottata di recente dall’Assemblea Generale.
All’elezione per il mandato triennale in ECOSOC svoltasi nel 2021, l’Italia e’ stato il Paese piu’ votato del suo gruppo regionale, davanti a Canada, Belgio e Stati Uniti, a dimostrazione della reputazione costruita dal nostro Paese sul piano multilaterale per i risultati conseguiti in campo di sviluppo sostenibile. (@OnuItalia)