ROMA, 29 NOVEMBRE – Un’ ”Agenda positiva per il Mediterraneo tra transizione e segnali di ripresa: con queste premesse si svolge a Roma
dal 2 al 4 dicembre la settima edizione della Conferenza Rome MED – Mediterranean Dialogues, promossa a partire dal 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI.
L’apertura ufficiale è prevista venerdì 3 con l’intervento in presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi, di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Giampiero Massolo, Presidente ISPI. Il 2 è prevista un’anteprima con una serie di seminari internazionali, i Med-Fora.
La Conferenza vedrà la partecipazione di Ministri, esponenti delle maggiori organizzazioni internazionali, accademici, imprenditori nonché studiosi ed esperti da tutto il mondo. Interverranno in presenza – tra gli altri – Abdul Hamid Dbeibeh, Primo Ministro della Libia; Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza; Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari; J. Olivér Varhelyi, Commissario Europeo per l’Allargamento e la Politica di Vicinato; Faisan bin Farhan Al Saud, Ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita; Ayman Safadi, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri della Giordania; P. Gideon Sa’ar, Vice Primo Ministro e Ministro della Giustizia di Israele; Riyad Al Malki, Ministro degli Affari Esteri della Palestina; Evarist Bartolo, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Malta; Najla Al Mangoush, Ministro degli Affari Esteri della Libia; Abdallah Bou Habib, Ministro degli Affari Esteri e dell’Emigrazione del Libano; Ahmed Awad Bin Mubarak, Ministro degli Affari Esteri e dell’Emigrazione dello Yemen; Augusto Santos Silva, Ministro degli Esteri del Portogallo; Anže Logar, Ministro degli Esteri della Slovenia; Gordan Grlić-Radman, Ministro degli Affari Esteri ed Europei della Croazia; Majid Bin Abdullah Al-Qasabi, Ministro del Commercio dell’Arabia Saudita; Qu Dongyu, Segretario Generale FAO; Ahmed Aboul Gheit, Segretario Generale della Lega Araba; Emanuela Del Re, Rappresentante Speciale per il Sahel dell’ Unione Europea.
MED Dialogues 2021 intende, in un’epoca di pandemia e di transizione politica ed economica, mettere a punto ”un’agenda positiva” per il Mediterraneo, ripartendo dal multilateralismo come strategia per la soluzione dei conflitti. Tra i temi strategici al centro del dibattito le principali sfide per la sicurezza, politiche innovative per la gestione dei flussi migratori, il destino delle giovani generazioni dopo la pandemia, le principali azioni per accelerare la transizione verso un’economia verde e sostenibile, i complessi problemi posti dall’emergenza climatica e il rilancio del processo di pace in Medio Oriente. L’evento è considerato un’opportunità per discutere su come rispondere in termini cooperativi al bisogno diffuso di sicurezza, in una regione complessa e articolata. Si rifletterà inoltre sul futuro del partenariato euro-mediterraneo, sul ruolo della Nato nonché sulle strategie per l’area di Unione Europea, Stati Uniti e Russia.
Nei Med Fora del 2 dicembre verranno inoltre approfonditi temi strategici per l’area come il ruolo delle donne e il loro contributo alla crescita sociale ed economica, il peso economico delle infrastrutture, la complessità della questione migratoria, il ruolo strategico della cyber security, e il contributo della società civile nelle società mediterranee.
MED Dialogues è divenuta una year-long initiative: a rafforzare il contributo di idee e proposte sono stati organizzati nei mesi scorsi trenta incontri in modalità digitale con personalità internazionali di altissimo livello per discutere la realtà di paesi chiave dell’area.