GINEVRA, 9 SET – Un’inchiesta “approfondita” di Mosca sulla vicenda dell’oppositore Alexei Navalny è stata chiesta con forza dalle Nazioni Unite. L’Alto Commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha esortato oggi la Russia a svolgere o a cooperare con un’indagine “completa e trasparente, indipendente e imparziale” sul caso di Navalny, dopo che gli esperti tedeschi hanno affermato di avere trovato “prove inequivocabili” di un avvelenamento con un agente nervino, il Novichok.
In seguito alla vicenda, a cui il Cremlino continua a dirsi estraneo, l’ambasciatore tedesco in Russia è stato convocato al ministero degli Esteri a Mosca, secondo quanto ha annunciato la portavoce Maria Zakharova, citata da Interfax. ”Ci aspettiamo che Berlino fornisca tutte le informazioni disponibili: sia i risultati dei test di laboratorio della Bundeswehr sia alcune ‘prove’ che il ministero degli Esteri tedesco ha”, ha spiegato Zakharova. “Attendiamo l’ambasciatore tedesco al ministero degli Esteri. È il momento di mostrare le carte, perché è ovvio a tutti che Berlino sta bluffando ed è impegnata in qualche pastrocchio politico”, ha detto.
“Il numero di casi di avvelenamento, o altro forme di assassinio mirato, di cittadini russi (….) sia all’interno della stessa Russia che su suolo straniero, negli ultimi due decenni è diventato inquietante”, ha affermato da parte sua Bachelet, il cui portavoce Rupert Colville ha detto in una conferenza stampa a Ginevra che non sono stati eseguiti processi legali adeguati in precedenti incidenti, con conseguente “quasi totale impunità” in Russia.
Intanto ieri Navalny è stato fatto uscire da un coma farmacologico, ha detto ieri l’ospedale Charite di Berlino. L’ospedale, che ha curato Navalny da quando è stato trasportato in Germania dopo essersi sentito male durante un volo interno russo il mese scorso, ha detto che le sue condizioni sono migliorate.