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martedì, Dicembre 10, 2024

Hate speech; le nuove linee guida di Facebook per combattere l’odio online

ROMA, 12 GIUGNO – ”Navigating Your Community Through Race and Social Issues”: si chiamano così le nuove linee guida che Facebook si è dato per cercare di contrastare l’hate speech. Come più volte denunciato da tante organizzazioni non governative, associazioni, onlus, come ad esempio ‘Cronache di ordinario razzismo’ che sul suo sito ne fa uno degli argomenti più trattati, un certo tipo di linguaggio contribuisce a fomentare un pericoloso clima di intolleranza nei confronti del bersaglio di turno. Stabilire delle regole e fornire indicazioni chiare e precise agli utenti dei social network può essere un passo importante per contrastare un linguaggio che può far male tanto quanto la violenza fisica.

facebook
Mark Zuckerberg

L’uccisione di George Floyd, per mano di 4 poliziotti lo scorso 25 maggio a Minneapolis, ha scatenato un’ondata di proteste e manifestazioni contro l’odio razzista, sulla scia del movimento Black Lives Matter, non solo negli Stati Uniti ma nel mondo intero. L’assassinio del 47enne afroamericano è stato solo l’ennesimo caso di razzismo e di abuso di potere da parte della polizia statunitense, eppure questa vicenda ha avuto una risonanza mediatica enorme facendo emergere quanto il problema della xenofobia sia ancora attuale, oltreoceano e in tutto l’Occidente.

In queste ultime settimane attivisti, politici, giornalisti ma anche personaggi dello spettacolo più o meno noti si sono esposti sui social network mostrando la propria solidarietà e il proprio sostegno nei confronti delle minoranze discriminate e cercando di sensibilizzare i propri followers sul tema del razzismo, condividendo sui loro profili social petizioni, campagne e materiale educativo. 
Anche Marck Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato di Facebook, ha deciso di contribuire alla causa (dopo diverse polemiche e uno sciopero dei propri dipendenti per non aver oscurato il post del Presidente statunitense Trump ”quando inizia il saccheggio, inizia la sparatoria”), varando nuove linee guida da seguire sul suo social affinché si possa parlare in maniera costruttiva di antirazzismo e di altre tematiche sociali.

Le nuove regole da seguire sono state rese note lo scorso 5 giugno e sono state concepite come un punto di partenza soprattutto per gli amministratori di quei gruppi creati originariamente su una tematica non legata a questioni sociali. Il primo step è educarsi, informarsi, fare ricerche sul tema prima di intavolare una discussione. È necessario anche che il gruppo sia il più eterogeneo possibile per dare voce alle comunità coinvolte favorendo l’inclusione e affinché il confronto possa essere intrapreso da diversi punti di vista. Altro passaggio fondamentale: individuare dei moderatori e stabilire regole basate sul rispetto dell’altro (facendo attenzione al linguaggio utilizzato e inserendo keyword alerts, uno strumento che avvisa quando in un post o in un commento vengono utilizzate le parole inserite nella lista nera dei termini considerati offensivi o che incitano alla violenza o all’odio) e una lista di contenuti e argomenti non consentiti (spiegandone il motivo) cosicché i membri del gruppo siano consapevoli di cosa possano o non possano postare e qualora non dovessero rispettare queste indicazioni bannarli o eliminarli dal gruppo.

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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