NEW YORK, 28 AGOSTO – Tra meno di un mese a New York si riuniranno i grandi della terra per la 74/a sessione dell’Assemblea Generale annuale e in occasione di questo incontro si terrà il Vertice Onu sul clima che esaminerà i progressi (se ve ne sono stati) del cammino verso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per i 17 obiettivi stabiliti dalle Nazioni Unite. In questo quadro, il 22 settembre, saranno lanciati ufficialmente Principles for responsible banking. Nel presentarli, le Nazioni Unite invocheranno riforme della finanza globale per non fallire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e debito, disuguaglianza e clima saranno nel mirino.
I 6 principi sono stati fissati per determinare quando una banca possa essere definita responsabile, e sono frutto di un lungo lavoro, che ha coinvolto le Nazioni Unite, in particolare la United Nations Environment Programme Finance Initiative (Unep Fi), e una fetta consistente del settore bancario.
Sono già 34 gli amministratori delegati di banche che hanno confermato la partecipazione all’evento. Il 31 maggio scorso si è concluso il processo di consultazione pubblica: sei mesi durante i quali oltre 500 stakeholder in 34 Paesi (250 banche) hanno potuto pronunciarsi su cosa renda una banca responsabile. Oltre alle banche hanno partecipato alla composizione degli obiettivi altre istituzioni finanziarie, associazioni bancarie, realtà della società civile, esperti, tecnici. I Principi sono stati sviluppati inizialmente da 28 istituti di credito presenti nei cinque continenti, che rappresentano congiuntamente oltre 17mila miliardi di dollari in attività e, oltre all’Unep Fi, anche 12 organizzazioni (tra cui Oxfam International, 2 Degrees Investing Initiative e Wwf) hanno contribuito alla stesura delle sei linee guida che contano finora 69 firmatari.
Tali principi, afferma l’Unep, ”delineano il ruolo e la responsabilità del settore bancario nel costruire un futuro sostenibile e intendono allineare il comparto agli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Onu e all’accordo sul clima di Parigi del 2015. Inoltre forniscono alle banche gli strumenti per inserire la sostenibilità in tutte le aree di business e per individuare se e dove esista un potenziale per dare un contributo maggiore a un mondo sostenibile”.
Questi i sei principi definiti dal lavoro dell’Unep:
1. ALIGNMENT – Prevede l’allineamento delle strategie aziendali per essere in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite (Sdgs), con la Cop21, e con i vari contesti nazionali e regionali;
2. IMPACT – Prevede la valorizzazione dell’impatto positivo e la riduzione di quello negativo, attraverso proprie attività, propri prodotti o propri servizi;
3. CLIENTS & CUSTOMERS – Punta a incoraggiare, presso clienti e utenti, pratiche sostenibili e consentire attività economiche che creino prosperità condivisa per le generazioni attuali e future;
4. STAKEHOLDERS – Prevede un lavoro di impegno e collaborazione proattiva;
5. GOVERNANCE & TARGET SETTING – Prevede la definizione di una governance efficace e una cultura bancaria responsabile;
6. TRANSPARENCY & ACCOUNTABILITY – Prevede la creazione di un sistema di monitoraggio e rendicontazione dei risultati e dell’impatto dei principi stessi.