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Medioriente: Italia all’Onu, “pace a portata di mano”

NEW YORK, 27 OTTOBRE 2025 – Grazie al piano Usa e la futura stabilizzazione di Gaza la pace in Medioriente e’ “a portata di mano”. L’Italia ha accolto con favore gli sviluppi positivi in Medio Oriente, salutando come un “momento di svolta” la conferenza di Sharm el-Sheikh e la tregua tra Israele e Hamas, ha detto il vice Rappresentante Permanente Gianluca Greco che, intervenendo al dibattito trimestrale del Consiglio di Sicurezza sulla situazione in Medio Oriente, ha espresso pieno sostegno al “Comprehensive Plan” promosso dal Presidente Donald Trump per porre fine al conflitto a Gaza, definendolo “un passo concreto verso la pace”.

Secondo Greco, il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e la ripresa dell’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza “ci avvicinano alla pace”. L’ambasciatore ha ricordato che “questi progressi sono stati resi possibili dal piano complessivo messo in campo dagli Stati Uniti, che l’Italia sostiene pienamente ed è pronta a contribuire alla sua piena attuazione”

Gaza: sostegno all’Autorità Palestinese

L’Italia ha ribadito che Hamas “non può avere alcun ruolo nel futuro della Palestina” e ha riaffermato il proprio sostegno all’Autorità Palestinese e al suo programma di riforme “volto a realizzare lo Stato palestinese e l’unificazione di Gaza e Cisgiordania”.

Nell’attesa di una soluzione politica, l’Italia ha chiesto di potenziare gli aiuti umanitari “in stretto coordinamento con le Nazioni Unite e le organizzazioni della società civile”. Negli ultimi due anni – ha ricordato Greco – il Governo italiano è stato “in prima linea” nell’assistenza alla popolazione civile, attraverso l’iniziativa Food for Gaza e l’evacuazione di 196 giovani pazienti palestinesi, con le loro famiglie, per cure mediche in Italia.

Il nostro Paese è pronto a “espandere gli sforzi per la ricostruzione di Gaza, con un focus sul settore sanitario”, e nelle prossime settimane co-organizzerà insieme all’Egitto la conferenza internazionale dedicata a questo tema.

Forza internazionale di stabilizzazione con mandato ONU

Pur accogliendo con favore la tregua, l’Italia ha avvertito che “la situazione resta estremamente volatile” e che solo una Forza internazionale di stabilizzazione, dotata di un chiaro mandato del Consiglio di Sicurezza, può garantire una pace duratura. “L’Italia è pronta a contribuire a questa missione, in linea con il suo impegno storico per la sicurezza della regione e con il ruolo svolto nella Conferenza di alto livello sulla soluzione dei due Stati”, ha detto Greco, auspicando che il Consiglio di Sicurezza adotti rapidamente una risoluzione che legittimi la missione e apra alla partecipazione degli Stati arabi e dell’intera Membership ONU, permettendo di dare piena attuazione al piano in 20 punti proposto dagli Stati Uniti.

Siria e Libano: “Una regione che può rinascere”

Nel suo intervento, l’Italia ha sottolineato come il 2024 abbia segnato “sviluppi cruciali” nella regione: la caduta del regime di Assad e la tregua tra Israele e Hezbollah, che hanno rotto l’impasse politico.

In Siria, Roma sostiene un processo politico “inclusivo e pacifico” e ha accolto con favore la roadmap annunciata da Damasco con Stati Uniti e Giordania per affrontare la crisi di Suwayda, nonché l’accordo con le Forze Democratiche Siriane (SDF). “Speriamo che la Siria possa presto unirsi alla lotta internazionale contro il terrorismo”, ha detto l’Ambasciatore Greco.

Per il Libano, l’Italia ha ribadito il proprio impegno a rafforzare le istituzioni e sostenere le riforme, sottolineando l’importanza del rispetto del cessate il fuoco lungo la Linea Blu e del disarmo di Hezbollah.

Alla guida della missione UNIFIL per la quinta volta, l’Italia continuerà a “rafforzare le forze libanesi per consentire il pieno dispiegamento previsto dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza”.

“Dialogo, inclusione e multilateralismo restano la via maestra”

Concludendo, il rappresentante italiano ha ribadito la convinzione che solo “dialogo, inclusione e cooperazione multilaterale” possano garantire una pace duratura in Medio Oriente.

“La strada è difficile, ma la finestra di opportunità è reale. La comunità internazionale e le Nazioni Unite hanno un ruolo fondamentale da svolgere per superare le divisioni e costruire un futuro di sicurezza condivisa, riconoscimento reciproco e speranza”, ha detto l’Italia. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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