ROMA, 9 OTTOBRE 2025 – La FAO inaugurerà il suo nuovo Museo e Network dell’Alimentazione e dell’Agricoltura (FAO MuNe) il 16 ottobre 2025, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione e dell’80º anniversario dell’Organizzazione.
Situato nei pressi del Circo Massimo e del Colosseo, all’interno della sede della FAO, e realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il FAO MuNe è uno spazio dedicato al dialogo interculturale e all’innovazione che integra anche la storica Biblioteca David Lubin. Il museo racconta gli 80 anni di attività della FAO, invitando il pubblico a esplorare le sfide e le opportunità dei sistemi agroalimentari di oggi e di domani.
La cerimonia di inaugurazione sarà presieduta dal Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, e dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
12 sale con documenti di archivio e foto rare
Svilppandosi su un’area di circa 1.300 m² e comprendente 12 sale, il FAO MuNe unisce storia, conoscenza, arte e scienza per raccontare il cibo e l’agricoltura come patrimonio condiviso dell’umanità. Le sue esposizioni presenteranno tesori d’archivio, documenti storici e fotografie rare che ripercorrono otto decenni di lavoro della FAO. Installazioni immersive permetteranno ai visitatori di comprendere come il cibo unisca persone, culture e pianeta.
Attraverso il potente linguaggio universale dell’arte e della cultura, il FAO MuNe invita tutti a esplorare, imparare e agire – un’esperienza che unisce conoscenza ed emozione, trasformando l’informazione in ispirazione.
60 opere nella collezione d’arte
Nel cuore del museo prende vita una collezione d’arte composta da oltre 60 opere donate da circa 40 paesi Membri della FAO, ciascuna testimone della storia, dei paesaggi e delle persone dei diversi Paesi. Tra queste figurano opere uniche, come la scultura a grandezza naturale di Michelangelo Pistoletto, “Coltivare il Terzo Paradiso” – che unisce natura, società e tecnologia in un’armonia sostenibile – e Pablo Atchugarry, “Peace with Nature”, un ulivo secolare rinato come simbolo della riconciliazione tra l’umanità e l’ambiente.
Altre opere provengono da diverse regioni del mondo, trovando nel FAO MuNe la loro nuova casa. Insieme, queste creazioni danno vita a un dialogo vibrante tra le nazioni, che attraversa spazi linguistici e geografici attraverso l’arte e gli oggetti.
Le mostre culturali metteranno in evidenza le tradizioni alimentari di tutto il mondo, mentre strumenti digitali innovativi consentiranno ai visitatori di immaginare il futuro dell’agricoltura, dell’alimentazione e della nutrizione. In questo spazio vivo, arte, scienza e cultura si incontrano, trasformando il museo in un luogo di incontro dove la conoscenza si trasforma in ispirazione e azione.
Il cibo come cultura e diplomazia
Il cibo è più di un nutrimento – rappresenta cultura, identità e diplomazia. Il FAO MuNe offre uno spazio di apprendimento, dialogo e collaborazione, che collega il patrimonio agricolo alle innovazioni contemporanee.
Il suo FoodS Lab – la “cucina del mondo” – completamente attrezzato, ospiterà laboratori, dimostrazioni di cucina, spettacoli interattivi e incontri con esperti, dedicati alle tradizioni culinarie globali, alla sostenibilità e alle soluzioni innovative. Mettendo in comunicazione istituzioni culturali, università e partner di tutto il mondo, il museo promuove consapevolezza e scambio sulla sicurezza alimentare globale e la cooperazione internazionale.
In quanto network globale, il FAO MuNe collega istituzioni, partner e comunità, creando un hub mondiale di collaborazione e dialogo che unisce esperienze locali e conoscenze globali. Il FAO MuNe aprirà al pubblico dal 20 ottobre 2025, dal lunedì al sabato. Le prenotazioni potranno essere effettuate sul sito web dedicato o scrivendo a FAO-Museum@fao.org. Indirizzo: Viale delle Terme di Caracalla, 00153 Roma, Italia. (@OnuItalia)
