BRINDISI, 5 MAGGIO – Il Presidente della provincia di Brindisi Toni Matarrelli ha incontrato nei giorni scorsi Anton Antchev, nuovo Direttore del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite (UNGSC), insediatosi ufficialmente il 1° marzo. Un momento che ha segnato l’avvio di un rinnovato percorso di dialogo e collaborazione tra le istituzioni locali e uno degli organismi strategici più importanti del sistema ONU.
”Una visita molto apprezzata – ha dichiarato Matarrelli – che ci consente di avviare un rapporto di conoscenza che si approfondirà nei prossimi mesi, vista la straordinaria importanza della Base ONU per Brindisi. Al Direttore Antchev ho rivolto un sincero benvenuto da parte delle istituzioni e delle comunità che rappresento, con l’augurio di buon lavoro e la disponibilità a collaborare per rafforzare i legami con il territorio”.Anton Antchev ha una vasta esperienza internazionale maturata in oltre 20 anni di servizio nelle missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite. Prima di approdare a Brindisi, Antchev ha diretto la missione MINUSMA in Mali e ricoperto ruoli chiave in Libano e nella Repubblica Democratica del Congo, sempre con un approccio improntato alla cooperazione civile-militare e allo sviluppo sostenibile.
Nel suo nuovo ruolo, Antchev ha già avviato una serie di incontri con le istituzioni locali, tra cui il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale e il Sindaco Giuseppe Marchionna, sottolineando la volontà del Centro ONU di consolidare i rapporti con la comunità brindisina e di favorire lo sviluppo condiviso di progetti formativi, culturali e logistici.
Dal 1994, il Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite con sede a Brindisi rappresenta un nodo cruciale nelle operazioni dell’ONU in tutto il mondo, offrendo supporto logistico, tecnico e informatico a decine di missioni internazionali. La sua presenza ha contribuito a rendere Brindisi un punto di riferimento per la cooperazione internazionale, generando anche ricadute positive sul piano economico e formativo. Ne è un esempio l’ambizioso progetto della Scuola Europea, sostenuto dalle istituzioni locali, che punta a rafforzare la dimensione internazionale della città.