GINEVRA, 6 MARZO – ”L’Italia ringrazia la Relatrice Speciale Ghanea per il suo approfondito rapporto, che evidenzia le intersezioni, spesso trascurate, tra il diritto alla libertà di religione o di credo e il divieto di tortura e maltrattamenti. Condividiamo la sua esortazione per la definizione di un quadro giuridico e politico più solido per prevenire le violazioni e garantire effettive forme di indennizzo alle vittime”: lo ha dichiarato il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, intervenendo nell’ambito del dialogo interattivo con la Relatrice Speciale sulla libertà di religione o di credo, nel quadro della 58ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
”Qualsiasi forma di pressione per alterare la fede o il credo di una persona – soprattutto attraverso la violenza, il trattamento degradante o la discriminazione sistemica – deve essere condannata con fermezza – ha proseguito Grassi aggiungendo che – questioni come la profanazione dei luoghi di sepoltura e la persecuzione religiosa nei centri di detenzione richiedono un’attenzione urgente”.
”L’Italia resta fortemente impegnata a promuovere la libertà di religione o di credo nelle sue relazioni bilaterali e nei fori multilaterali, compreso il meccanismo della Revisione Periodica Universale. I nostri sforzi sono concreti, come dimostra l’istituzione di un Fondo dedicato al sostegno delle minoranze cristiane perseguitate nelle aree di crisi”, ha aggiunto.
Grassi ha poi sottolineato che ”In questo spirito, l’Italia continuerà a lavorare per prevenire e affrontare le violazioni della libertà di religione o di credo e per proteggere le comunità religiose vulnerabili in tutto il mondo”.
In conclusione ha invitato la Relatrice Speciale a segnalare “quali ulteriori iniziative potrebbero essere adottate dalla comunità internazionale per migliorare i meccanismi di protezione delle minoranze religiose che subiscono persecuzioni sistematiche”.