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venerdì, Gennaio 24, 2025

Panama entra in Consiglio di Sicurezza sullo sfondo delle intenzioni di Trump

NEW YORK, 2 GENNAIO – Dal primo gennaio Panama è tornata a occupare uno dei seggi non permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In agenda c’è anche la “difesa” del Canale: ha fatto discutere l’annuncio di Donald Trump di voler “riprendere”  gli 81 chilometri dell’opera idraulica artificiale che attraversa l’istmo di Panama collegando l’oceano Atlantico con l’oceano Pacifico.

Trump ha argomentato denunciando eccessi nelle tariffe e una presenza sempre più pervasiva degli interessi della Cina sul Canale di cui gli Usa ebbero un ruolo centrale nella costruzione e la cui amministrazione fu trasferita integralmente alle autorità locali nel 1999, grazie alle condizioni stabilite nel trattato Carter-Torrijos del 1977. Un accordo il cui perfezionamento fu reso possibile anche grazie alla presenza di Panama nel Consiglio di Sicurezza. E che e’ stato difeso oggi dal Rappresentante Permanente del piccolo paese centro-americano, Eloy Alfaro de Alba, durante la cerimonia di insediamento dei nuovi membri del Consiglio.

Panama e’ entrata in Consiglio con Danimarca, Grecia, Pakistan e Somalia per un mandato di due anni al posto di Ecuador, Giappone, Malta, Mozambico e Svizzera il cui mandato biennale e’ scaduto il 31 dicembre. La Somalia entra per la prima volta dall’inizio della guerra civile nel 1991. Mogadiscio è stata membro del Consiglio di sicurezza per l’ultima volta 54 anni fa.

I nuovi membri si sono aggiunti a Algeria, Guyana, Repubblica di Corea, Sierra Leone e Slovenia. I cinque membri permanenti del Consiglio, ciascuno con potere di veto, sono Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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