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venerdì, Dicembre 13, 2024

UNIFIL: colpita base caschi blu nel sud del LIbano, quattro soldati italiani feriti

ROMA, 22 NOVEMBRE – Quattro militari italiani sono rimasti leggermente feriti a seguito dell’esplosione di due razzi da 122 millimetri che hanno colpito la base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, che ospita il contingente italiano e il Comando del settore ovest di Unifil.

”Ho immediatamente contattato il Comandante del Contingente, Generale di Brigata Stefano Messina, per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di UNIFIL permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie” ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto, secondo il quale ”e’ intollerabile che ancora una volta una base di UNIFIL sia stata colpita”. Crosetto ha annunciato che cerchera’ di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, “cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi”, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. “Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile” ha aggiunto.

Da una prima ricostruzione dell’accaduto fatta dal Ministero della Difesa, due razzi hanno colpito un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture circostanti. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari.

“Siamo come un arbitro ferito che continua a fare il suo lavoro. Non vogliamo andare via, pensate a cosa accadrebbe in uno scenario come quello attuale se nel sud del Libano non ci fossero i caschi blu. Dobbiamo rimanere anche in vista del day after, quando finirà questa guerra”, ha detto al Corriere della Sera il portavoce di Unifil Andrea Tenenti, secondo cui il conflitto “peggiora. C’è molta più violenza, si combatte sempre più vicino alle nostre basi che alla fine vengono coinvolte negli attacchi”.
Quello di ieri, secondo Tenenti, “era semi deliberato. Con la nostra presenza creiamo problemi alle parti in conflitto, ma siamo lì per questo. Ecco perché Israele ci ha chiesto di andare via”. (@OnuItalia)

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://onuitalia.com
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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