ROMA, 22 FEBBRAIO – Si terrà il 28 e 29 febbraio, in modalità ibrida e in lingua inglese, presso la sede della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), il Simposio Internazionale “Arctic and Mediterranean: new assets for energy security and green transition”, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata di Norvegia in Italia e con l’High North Center for Business and Governance – Nord Universitet (Bodø, Norvegia).
Il 28 febbraio, dalle ore 15.00 alle 17.00, si svolgerà il Side Event “Youth engagement in the Arctic to tackle the climate change” che raccoglierà idee e proposte dei giovani sulle misure che i governi e le imprese potrebbero adottare per rendere l’Estremo Nord un luogo migliore in cui vivere e lavorare nell’epoca del cambiamento climatico.
I lavori del Simposio si svolgeranno il 29 febbraio, dalle ore 9.30 alle 16.30. L’evento di alto livello affronterà questioni relative al quadrante artico e mediterraneo con l’obiettivo di analizzare eventuali parallelismi sulle sfide comuni legate alla crisi energetica e alla transizione ecologica. Parteciperanno esperti italiani e stranieri provenienti dal settore scientifico, economico, accademico e politico.
Introdurranno l’incontro: Riccardo Sessa, Ambasciatore e Presidente della SIOI; Johan Vibe, Ambasciatore di Norvegia in Italia; Massimiliano Nannini, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare; Frode Mellemvik, Direttore dell’High North Center for Business and Governance.
L’obiettivo della prima sessione sarà quello di sottolineare la centralità del Mediterraneo e di analizzare le potenzialità di integrazione con la regione artica, evidenziando le opportunità di diversificazione degli approvvigionamenti e l’evoluzione della cooperazione nel quadro della sicurezza europea.
La seconda sessione si concentrerà sulle opportunità nel campo dello sviluppo economico sostenibile e dell’industria marittima verde. La diversificazione delle fonti di approvvigionamento e del mix energetico vedono l’Italia come un hub energetico nel Mediterraneo in una potenziale traiettoria che guarda non solo al Nord Africa ma anche al Nord e all’Artico. Gli investimenti in settori strategici per la transizione energetica e l’innovazione nel settore tecnologico e industriale rappresentano un’opportunità per espandere ulteriormente l’export italiano. Il dibattito mira a valutare l’integrazione dei settori menzionati e a promuovere una più stretta collaborazione nella regione. (@OnuItalia)