NEW YORK, 22 GENNAIO – Dalla Luna alla Terra: un frammento di terreno lunare, riportato dallo Spazio dagli astronauti dell’Apollo 11, è oggi esposto al quartier generale delle Nazioni Unite a New York. Dopo aver passato decenni nei magazzini della Nasa, la roccia lunare, di colore grigio carbone, è ora visibile – sotto una teca di cristallo – a tutti i visitatori del palazzo di Vetro, dopo anni di accurati controlli di sicurezza.
Dalla missione spaziale dell’Apollo 11 gli astronauti Neil Armstrong, Edwin Aldrin, Jr. e Michael Collins riportarono nel 1969 circa una tonnellata di rocce lunari destinate ad essere studiate da ogni sorta di esperto in tutto il mondo.
La curatrice del patrimonio di omaggi ricevuti dalle Nazioni Unite, Anne Soiberg-Friedkin, ha ricordato che la roccia costituisce un ‘prestito’ per l’Onu perchè i regolamenti approvati dall’Assemblea generale con il Trattato sullo spazio, ed entrate in vigore nel 1967 stabiliscono che nessuno può possedere materiale proveniente dalla Spazio compresi ‘pezzi’ di Luna o di altri corpi celesti.
Il frammento di Luna fu esposto la prima volta al quartier generale delle Nazioni Unite nel 1970, per poi tornare ‘in superficie’ per la Giornata delle Nazioni Unite il 24 ottobre 2023. La roccia fa parte di una serie di altri 240 particolari oggetti donati all’Onu, come una mitragliatrice a forma di chitarra, una replica dello Sputnik russo, un antenato dell’aria condizionata, due moderne poltrone dell’organismo Onu ECOSOC, una statua di bronzo sopravvissuta ad un bombardamento nucleare in Giappone, un gigantesco arazzo raffigurante la Grande Muraglia cinese.
Per Anne Soiberg-Friedkin possedere un pezzo di Luna è come celebrare ”un’immensa impresa per tutta l’umanita”’…: ”Deve essere mostrata, è uno dei nuovi regali che riceviamo da far apprezzare al pubblico, anche se ci arriva da molte, molte lune fa”, ha dichiarato.