ROMA, 18 GENNAIO – Il ministero del Turismo ha approvato 58 progetti definitivi – che coinvolgono oltre 250 Comuni in 16 Regioni – per un impegno complessivo di oltre 70 milioni di euro nell’ambito del Fondo da 75 milioni di euro volto alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale sede di siti riconosciuti patrimonio dell’umanità Unesco e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative Unesco. Inoltre, due ulteriori progetti sono in via di approvazione e uno in fase di presentazione.
Nel renderlo noto il ministero ha precisato che lo stanziamento è finalizzato al finanziamento dei progetti da parte dei Comuni proponenti, da concludersi entro il 30 novembre 2025, che abbiano ad oggetto interventi quali:
• la realizzazione di strumenti di valorizzazione e promozione turistica digitale, nonché di itinerari turistici;
• attività di marketing ed eventi;
• opere di carattere edilizio, strutturale o impiantistico o, ancora, allestimenti su siti culturali, paesaggistici e naturalistici funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica.
Nelle intenzioni del dicasteri saranno realizzati in totale oltre 470 interventi.
A titolo di esempio, a Genova è stato approvato il progetto ”Dimore dell’Ospitalità Genovese Europea” per rafforzare il capoluogo ligure come meta turistica in chiave culturale, storica e artistica; a Capaccio Paestum, il progetto ”Cilento Vallo di Diano Experience” per la differenziazione del prodotto turistico; a Siena, il progetto ”Siena Tourism Hub” orientato all’accrescimento della permanenza media e all’implementazione dei servizi di smart destination; a Milano, il progetto ”LET-MI: Letteratura Esperienza Turistica a Milano” per la creazione di un percorso articolato di ambito digitale.
”Il Fondo è un importante strumento per potenziare uno dei fiori all’occhiello dell’ecosistema turistico italiano – ha commentato la ministra del Turismo Daniela Santanchè – Con oltre 142 milioni di presenze e una spesa superiore ai 12 miliardi di euro, il turismo culturale è un vero e proprio traino per il settore. E non potrebbe essere altrimenti, considerando – per esempio – i nostri 59 siti patrimonio dell’umanità Unesco e i 495 borghi certificati”.