ROMA, 28 NOVEMBRE – Il Colosseo tornera’ a illuminarsi il prossimo 30 novembre contro la pena di morte. La data e’ quella scelta per celebrare l’anniversario di quando le esecuzioni vennero abolite per la prima volta in uno Stato, il Granducato di Toscana.
“Tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, di cui non si è mai dimostrata l’efficacia come deterrente, mentre degrada la dignità degli Stati, riducendoli a meri esecutori di ingiustizia”, ha proclamato la Comunità di Sant’Egidio, che negli ultimi anni ha portato avanti una campagna in tutti i continenti per giungere ad una moratoria universale, invitando per giovedi’ alle 18 alla manifestazione accanto all’Arco di Costantino.
Interverranno Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio,Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, Fatime Zara Douga, sindaco di Ndjamena (Chad) e Gary Drinkard, ex condannato a morte dall’Alabama. Il monumento più celebre di Roma, per l’occasione, verrà illuminato e farà da sfondo a una scenografia digitale Visual Mapping 3D sul tema “Non c’è giustizia senza vita”.
Sempre il 30 novembre, oltre 2.000 Città per la Vita nel mondo illumineranno i loro monumenti per dire di “no” alla pena di morte. Si tratta ormai di un movimento che coinvolge migliaia di persone in tutti i continenti e che è riuscito, attraverso un paziente impegno collettivo e rapporti con i diversi governi, a diminuire il numero dei Paesi mantenitori.
Questa mobilitazione mondiale, che intende lanciare un forte appello in favore di Kenneth Smith, il detenuto nel braccio della morte in Alabama la cui esecuzione con l’azoto – procedura considerata “inumana” nel caso degli animali – è stata fissata il prossimo 25 gennaio, sarà preceduta da una Conferenza Internazionale nella sala della Protomoteca in Campidoglio, mercoledì 29 novembre, alle ore 17, con la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di Mario Marazziti, coordinatore della campagna abolizionista con la Comunità di Sant’Egidio, del sindaco di Bangui, Emile G.R. Nakombo, e di Suzana Norlihan Binti Alias, avvocato e attivista contro la pena di morte dalla Malaysia. (@OnuItalia)