NEW YORK, 27 OTTOBRE – Insieme ad altri 44 Stati membri, l’Italia si è astenuta oggi nel voto in Assemblea Generale sulla risoluzione adottata oggi sulla crisi a Gaza con 120 voti a favore e 14 contrari, compresi Israele e gli Stati Uniti. L’Ambasciatore Maurizio Massari ha affermato che mancavano tre elementi cruciali nel testo: la condanna inequivocabile nei termini più forti e senza alcuna ambiguità degli attacchi efferati di Hamas lo scorso 7 ottobre contro civili israeliani innocenti; il riconoscimento del legittimo diritto di autodifesa di qualsiasi Stato, in questo caso Israele, sotto attacco; l’imperativo umanitario di rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti gli ostaggi presi l’7 ottobre e trattarli con umanità. “Non abbiamo potuto sostenere la risoluzione a causa di questi tre elementi mancanti”, ha dichiarato il Rappresentante Permanente italiano.
Spiegando il voto dell’Italia, Massari ha sottolineato che “è estremamente importante che, di fronte all’impasse nel Consiglio di Sicurezza, l’organo principale delle Nazioni Unite possa servire come un forum multilaterale di discussione sulla questione più urgente di oggi. L’Italia è e rimarrà fermamente solidale con Israele. Per noi, la sicurezza israeliana non è negoziabile in alcun modo. Questo è ciò che il governo italiano, a tutti i livelli, dal nostro Primo Ministro al nostro Ministro degli Esteri, ha affermato fin dall’inizio”.
L’Italia ha aggiunto che “dovremmo evitare di cadere nella trappola dei terroristi, responsabili degli attacchi dell’7 ottobre, che vorrebbero trasformare il Medio Oriente in un’area di scontro tra civiltà, religioni, culture. Mentre dichiariamo la nostra piena solidarietà con Israele, continueremo ad impegnarci, come Italia, nella nostra intensa diplomazia attiva finalizzata a costruire ponti con gli Stati arabi moderati, con i nostri amici e partner, compresa l’Autorità Palestinese, nel tentativo di costruire un ambiente pacifico nella regione, basato sul rispetto reciproco e sul riconoscimento reciproco”. Pur riconoscendo gli sforzi da parte dei partner arabi che hanno presentato le risoluzioni, “i miglioramenti che hanno accettato di includere nel testo non sono stati sufficienti per noi a sostenere la bozza”.
Mentre il conflitto è in corso, la priorità dell’Italia è mostrare tutti gli sforzi diplomatici possibili per consentire il passaggio sicuro e non ostacolato degli aiuti, chiedendo fermamente il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi senza precondizioni, ha affermato Massari: “Dobbiamo anche intensificare i nostri sforzi comuni per evitare che il conflitto si propaghi oltre Gaza, le cui conseguenze sarebbero inimmaginabili, per la regione e per il mondo intero”.
L’unico modo per evitare questa prospettiva pericolosa – ha detto l’Ambasciatore italiano – è promuovere la ripresa di un’iniziativa politica per una soluzione concreta, strutturale e a lungo termine con una linea temporale precisamente definita, basata sulla prospettiva “due popoli, due Stati”: “Il popolo palestinese deve avere il diritto di essere una nazione autogovernante, in libertà, accanto a uno Stato di Israele al quale deve essere riconosciuto in modo inequivocabile il pieno diritto all’esistenza e alla sicurezza”. (@OnuItalia)