NEW YORK, 16 SETTEMBRE – “A fronte dell’emergenza di Lampedusa, nessuno dovrebbe politicizzare la tragedia dei rifugiati e dei migranti. Sono necessarie soluzioni reali: adottare finalmente una risposta europea condivisa e prevedibile e invertire la diminuzione dell’aiuto in Africa e oltre. Altrimenti, accadranno altri episodi come quelli di Lampedusa”, ha dichiarato oggi l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, a seguito dell’arrivo di oltre 8.000 migranti nell’isola italiana negli ultimi tre giorni.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sara’ in visita sull’isola domenica. Il Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, ha affermato che il paese sta subendo una “pressione insostenibile” a causa dell’afflusso di migranti. La Croce Rossa Italiana ha si sta occupando di circa 2.500 persone in un centro di accoglienza progettato per ospitare 400 arrivi. Nel frattempo, il Sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, è arrivato a New York per partecipare a incontri focalizzati sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: “Lampedusa non diventi la Ellis Island europea”, ha dichiarato al Palazzo di Vetro, raccontando il dramma dell’immigrazione che da circa 30 anni vive la piccola isola al centro del Mediterraneo. “La migrazione non è una questione di confini, i diritti umani non dipendono dal luogo di nascita e che solo cooperando possiamo raggiungere il nostro obiettivo comune: offrire ai nostri vicini la possibilità di vivere in modo dignitoso.” Ma “non possiamo permettere che piccole comunità di frontiera vengano lasciate sole ad affrontare un problema di portata
epocale”.
Finora nel 2023 sono arrivati in Italia quasi 126.000 migranti, il doppio rispetto allo stesso periodo nel 2022. Meloni chiedera’ a von der Leyen “di rendersi personalmente conto della gravità della situazione che stiamo affrontando” e di “accelerare immediatamente” l’attuazione di un accordo con la Tunisia, paese diventato il principale punto di partenza per i migranti africani che cercano di raggiungere l’Europa. (@OnuItalia)