ROMA, 10 LUGLIO – L’Istituto interregionale di ricerca sulla criminalità e la
giustizia delle Nazioni Unite (UNICRI) ha organizzato a fine giugno il terzo seminario regionale peer-to-peer (P2P) sulle minacce regionali emergenti e potenziali di materiali nucleari e radiologici (RN) fuori dal controllo regolamentare (MORC).
Il seminario ha riunito rappresentanti delle agenzie di sicurezza e delle forze
dell’ordine, nonché autorità di regolamentazione di Georgia, Moldavia e Ucraina
per condividere esperienze e affrontare tali minacce nella regione del Mar
Nero. Le discussioni hanno riguardato la garanzia della sicurezza dei materiali
radioattivi, l’identificazione delle principali vulnerabilità e l’attuazione di misure
per impedire che il materiale radioattivo diventi MORC.
Il seminario è stato condotto nell’ambito del progetto ‘CONTACT – Black Sea: Enhancing capacity to prevent the trafficking of radiological and nuclear material in the Black Sea region’, finanziato congiuntamente dal Dipartimento per l’energia, la sicurezza e lo zero netto del Regno Unito; l’Autorità norvegese per la sicurezza
nucleare e le radiazioni ; e la Defense Threat Reduction Agency degli Stati Uniti.
Il workshop ha affrontato un tema estremamente importante, soprattutto alla
luce dei recenti avvenimenti nella regione. Secondo i rapporti dell’Incident and
Trafficking Database (ITDB) e di altre fonti, ci sono stati numerosi casi di perdita
di sorgenti radioattive in tutto il mondo. Nella sola regione del Mar Nero, i servizi
di sicurezza hanno sequestrato un numero significativo di MORC dal mercato
nero negli ultimi due decenni. I criminali continuano a ottenere sorgenti
radioattive con mezzi diversi, e questo rappresenta una sfida significativa.
Questa situazione è ulteriormente aggravata dall’invasione della Russia in Ucraina che aveva portato alla perdita del controllo sugli impianti nucleari e alla conseguente
perdita di migliaia di sorgenti radioattive di tutte le categorie. Questo sviluppo
contribuirà inevitabilmente ad un aumento del materiale radioattivo sul
mercato nero, ponendo una minaccia significativa non solo per la regione del
Mar Nero ma potenzialmente per l’intero continente europeo.
Il 1° giugno 2020, l’UNICRI aveva lanciato il progetto ‘CONTACT – Mar Nero:
rafforzare le capacità per prevenire il traffico di materiale radiologico e nucleare
nella regione del Mar Nero’ che mira a migliorare le capacità dei funzionari della sicurezza e delle forze dell’ordine in Georgia, Moldavia e Ucraina per prevenire e contrastare il traffico di materiale radiologico e nucleare. Il progetto mira inoltre a promuovere la cooperazione regionale e lo scambio di informazioni sugli incidenti legati al traffico. L’UNICRI è responsabile dell’attuazione del progetto.