NEW YORK, 30 MARZO – L’Onu ha approvato una storica risoluzione sulla giustizia climatica, che non è vincolante, ma che secondo il segretario generale Antonio Guterres potra’ aiutare i leader del pianeta a “prendere decisioni più coraggiose e un’azione per il clima più forte”. L’Italia è tra i firmatari.Il documento chiede alla Corte internazionale di giustizia (Cig) di emettere un parere consultivo sugli obblighi degli Stati in materia di cambiamento climatico e di proporre conseguenze legali che devono affrontare se non lo fanno.
La risoluzione, sponsorizzata dalla nazione di Vanuatu, un’isola del Pacifico, climaticamente vulnerabile sopratutto in considerazione del paventato innalzamento delle acque a causa del riscaldamento globale, potrebbe stabilire un obbligo per i diversi paesi ad agire contro il climate change. Anche se il parere consultivo non è vincolante potrebbe “fornire chiarimenti, tanto necessari, sugli obblighi legali internazionali esistenti”, ha dichiarato Guterres, spiegando che tale parere “aiuterebbe l’Assemblea generale, le Nazioni Unite e gli Stati membri a intraprendere un’azione climatica più audace e più forte”. Il pronunciamento potrebbe essere citato nei casi giudiziari che vedono implicate le compagnie di combustibili fossili per aver contribuito al problema del cambiamento climatico.
Secondo quanto afferma la risoluzione, la Corte sarà tenuta a verificare se il mancato rispetto degli accordi climatici, come ad esempio quelli degli Accordo di Parigi del 2015 o quelli che si siglano al termine delle Cop, le conferenze sul clima, possa comportare conseguenze legali sui paesi che li violano. In particolare, le valutazioni dei giudici si baseranno sulle politiche adottate dai governi per contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali entro la fine del secolo, restando comunque ben al di sotto dei 2 °C che rappresentano la soglia del non ritorno. Accanto all’obiettivo globale, saranno poi presi in considerazione i cosiddetti Ndc, acronimo che sta per National Determined Contributions, e cioè le promesse di riduzione delle emissioni fatte dai governi di tutto il mondo e più volte disattese.
Il testo, sostenuto e sponsorizzato da quasi 100 paesi, tra cui l’Italia, è stato adottato all’unanimità e tra gli applausi dall’Assemblea Generale dell’Onu. “Insieme, state facendo la storia”, ha commentato Guterres. (@OnuItalia)